PALERMO, 4 MAGGIO 2013 – I nuovi divieti per gli ambulanti non riescono a mettere tutti d’accordo: se da un lato i commercianti esultano, c’è chi protesta. Arrivano le prime reazioni all’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando per regolamentare il commercio dei venditori ambulanti che con le loro “bancarelle” hanno quasi colonizzato alcune aree delle città.
Il provvedimento estende di fatto le aree cittadine in cui è vietato il commercio itinerante: da Mondello a Piazza Verdi, dal centro storico alle strade più chic misure più severe e multe salate per gli ambulanti.
La voce dei commercianti la fa sentire il presidente di Confcommercio Palermo, Roberto Helg, che plaude all’iniziativa del sindaco. “Finalmente si mette ordine in un settore che è una forma di abusivismo e degrada la città – commenta Helg – . Invito il sindaco a far sì che l’azione di contrasto sia intensa e senza sosta, che il provvedimento venga rispettato in pieno nell’interesse dei cittadini residenti e dei commercianti”.
Contrario invece il parlamentare regionale del Pd Fabrizio Ferrandelli, che pensa sia un provvedimento che penalizzi più che altro gli ambulanti extracomunitari piuttosto che restituire decoro alle strade e maggiore vivibilità per cittadini e turisti. “Credo che il sindaco debba rivedere la sua ordinanza sul commercio ambulante – dice Ferrandelli – . Il decoro urbano non si ripristina con la repressione degli ambulanti (quasi tutti migranti) ma con una regolamentazione condivisa ed umana. Ai cittadini e ai turisti credo dia più fastidio avere strade sporche e cumuli di immondizia sul percorso piuttosto che trovare una bancarella che espone orecchini. In questo momento di grande disperazione sociale per Palermo la sua amministrazione ha dimenticato la dura lezione di Nureddine, l’ambulante che si diede fuoco mesi fa esasperato dai controlli”.