GELA (CL), 4 MAGGIO 2013 – Due minorenni sono stati arrestati a Gela con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una quattordicenne.
La violenza sarebbe avvenuta a Butera, in provincia di Caltanissetta, nel 2011, ma la giovane vittima ha trovato il coraggio di raccontare tutto alla polizia soltanto col tempo, abbattendo il muro di silenzio che anche i genitori le avevano costruito attorno.
“Dopo il tentativo di rimuovere quanto accaduto – spiegano gli investigatori – la vittima lentamente e dolorosamente ha trovato il coraggio di denunciare i fatti, riferendo lo scorso giugno al pm circostanze e particolari relativi alla violenza sessuale subita”.
La ragazza ha raccontato che una sera i due giovani l’avrebbero costretta a bere e poi, dopo averla condotta in una strada buia dietro il Duomo, l’avrebbero picchiata. Poi, mentre uno dei due la teneva ferma, l’altro la violentava.
Nonostante la ragazzina gridasse e chiedesse pietà, i due hanno continuato ad abusare di lei. Poi gli indagati hanno tentato di darsi il cambio, ma le urla della ragazzina li hanno indotti a darsi alla fuga. Prima di far perdere le loro tracce hanno però minacciato la ragazzina e la sua famiglia costringendola a non rivelare niente a nessuno.
Dalle rivelazioni della giovane vittima sono partite le verifiche e i riscontri sino all’emissione dei provvedimenti restrittivi nei confronti di due giovani di Gela di 16 e 17 anni. La misura di custodia cautelare in carcere, eseguita dagli agenti del commissariato di Gela, è stata emessa dal gip del Tribunale dei minorenni di Caltanissetta, Francesco Pallini, su richiesta del sostituto procuratore Simona Filoni.
Gli agenti hanno eseguito anche alcune perquisizioni domiciliari durante le quali a casa del primo ragazzo hanno rinvenuto dello stupefacente, hashish, già confezionato e suddiviso in dosi, per un peso complessivo di circa 10 grammi, un bilancino di precisione, un taglierino e un coltello, sottoposti a sequestro. Il minore è stato così denunciato anche per detenzione di droga.