PALERMO, 2 MAGGIO 2013 – Un bilancio da 26 miliardi di euro e una manovra che dovrebbe permettere il recupero di 2,1 miliardi, uno dei quali frutto di tagli che riguardano stipendi, auto blu e società partecipate. Tagli, però, che non sono riusciti a scalfire la consueta enorme massa di prebende.
Si comincia con il “tradimento”, così lo chiama il Governatore Crocetta riferendosi a Pd e Udc, da 700 mila euro destinati ai vigili urbani di Messina ma il grosso accade a notte fonda fra i corridoi di Palazzo dei Normanni quando la piazza si è già svuotata dal variegato popolo di precari, ex pip, formatori, forestali e altro ancora. Come un’araba fenice risorge all’alba la Tabella H.
Archiviata, almeno a parole, la furiosa lite Crocetta-Ardizzone, il Governatore dichiara che a vincere è stato il “Modello Sicilia”, “uno stile di dialogo e di confronto – dice – sulle cose concrete, sui fatti, che possono realmente cambiare la regione, senza chiusure e pregiudizi”.
Ma su cosa sia davvero il “Modello Sicilia” qualcuno nutre seri dubbi. E il primo che dovrà dire la sua sarà il Commissario dello Stato, Carmelo Aronica.
Entrando nel dettaglio delle cifre, spulciamo fra i 137 beneficiari della Tabella H da 25 milioni di euro, rimasta senza padri ma con molti figli da sfamare. 1,5 milioni all’Istituto ciechi, 323 mila euro all’Istituto superiore di giornalismo e poi 3,8 milioni per il potenziamento delle attività sportive, la Sagra del mandorlo in fiore, i carnevali di Sciacca, Termini Imerese e Acireale e i 400 mila euro al Cerisdi.
Sul fronte dei tagli saltano le auto blu di società regionali, partecipate della Regione e aziende regionali. Solo auto di servizio ma in car sharing e al massimo 1.300 di cilindrata. Auto blu solo per Governatore e assessori della Giunta.
Tagli del 20 per cento al salario accessorio dei dirigenti regionali, del 10 alle indennità di direttori generali, direttori amministrativi, direttori sanitari di Asp, aziende ospedaliere, Cefpas (che perde anche il suo consiglio di amministrazione, abolito), Istituto zooprofilattico e Irccs Bonino Pulejo di Messina. Ridotto il personale comandato in servizio negli assessorati all’Economia, all’Energia e alla Salute, niente indennità per consulenti e consiglieri di parità.
Infine stop alla ditta Lauricella che cura i famosissimi uccelli del Parco d’Orleans: una vicenda, questa, che farà ancora discutere.
Sul fronte del lavoro e del precariato, prorogati i contratti del personale a tempo determinato della Regione fino al 31 luglio. Lo stesso per i rapporti a tempo determinato del personale degli enti locali, mentre si allunga al 31 dicembre la proroga per i lavoratori socialmente utili. Fino al 31 luglio respirano anche i lavoratori di Protezione civile, Dipartimento acqua e rifiuti, Italtel, Sirap. 36 milioni di euro per calmare le ire degli ex Pip che in cambio della loro “buona condotta” guadagnano 833 euro netti al mese ciascuno e gli assegni familiari, fino al 31 dicembre. 205 milioni ai Forestali che cureranno anche la manutenzione di aree archeologiche, siti di importanza comunitaria, demanio marittimo, fiumi e torrenti, verde di scuole pubbliche, università, musei, ospedali e Comuni.
Per le imprese arriva la moratoria per i debiti fiscali con 20 milioni di euro a sostegno delle piccole e medie imprese siciliane per i pagamenti dilazionati dei debiti fiscali concessi da Riscossione Sicilia spa, a valere sul fondo presso Irfis-FinSicilia. Parte finalmente il fondo “grillino” per il microcredito alle microimprese: un milione e mezzo di euro che si aggiunge alle somme versate ogni mese dai deputati del M5S. Misure che, però, sono apparse troppo blande agli ambienti imprenditoriali.
91 milioni di euro vanno al trasporto di merci nelle isole minori tramite navi “ro-ro” e imbarcazioni veloci per il traffico di passeggeri.
Confermata la decisione di recuperare i circa 140 milioni di euro indebitamente versati ai laboratori di analisi negli ultimi quattro anni (ma potrebbe prospettarsi una dilazione). Passano le disposizioni sugli alloggi popolari. Chi è in possesso dei requisiti per regolarizzare i contratti di locazione e occupa da più di 13 anni immobili pubblici di proprietà di Comuni o enti gestori di patrimonio residenziale pubblico, potrà diventare proprietario. Arriva al traguardo, ma dimezzato, il canone di produzione per le cave, e aumentano quelli per chi sfrutta le sorgenti d’acqua. Raddoppiate le royalties ed eliminata la franchigia, la Regione conta di aumentare gli introiti da 19 a 38 milioni di euro.