PALERMO, 2 MAGGIO 2013 – In Sicilia si consumano più antibiotici che in tutto il resto d’Italia, il 51% in più. Non perchè i siciliani si ammalino di più ma perchè i laboratori d’analisi sbagliano più spesso gli esami.
La scoperta è dell’inviata di “Striscia la Notizia”, Stefania Petyx, che insieme al suo fedele bassotto ha puntato i riflettori del tg satirico di Canale 5 sulla sanità siciliana, con un servizio in onda questa sera.
“Moltissimi laboratori – viene sottolineato nell’inchiesta di ‘Striscia’ -, per incompetenza o carenza di strumenti, sbagliano gli esami, in particolare quelli di microbiologia, specifici per scoprire le infezioni”.
L’inviata Petyx, in collaborazione con l’Università di Palermo, ha fatto analizzare venti tamponi faringei con batteri innocui da venti laboratori sparsi per tutta la Sicilia. I tecnici universitari, poi, hanno letto e controllato i risultati di questi esami.
“Nove – secondo quanto accertato da Striscia – sono accettabili, ma i referti di ben undici laboratori vengono bocciati a vario titolo, con conseguenze gravissime per la salute dei cittadini, poichè attenendosi a essi i medici sono indotti a prescrivere antibiotici quando non ve ne è’ bisogno, o di un tipo diverso da quello che servirebbe”.
Petyx e il suo bassotto hanno fatto visita all’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Lucia Borsellino, che ha assicurato che allerterà le Asp affinchè intensifichino i controlli.