PALERMO, 2 MAGGIO 2013 – I Carabinieri della Stazione di Palermo Altarello di Baida hanno arrestato Giuseppe Burgio (nella foto), palermitano 43 anni, operaio dell‘AMIA, per tentato omicidio ai danni di Carlo Graziano, 36 anni, palermitano, mediatore immobiliare, attualmente ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia dell’Ospedale Villa Sofia di Palermo.
Verso le 19.00, quando i carabinieri sono intervenuti per un accoltellamento in via Vito Fazio Allmayer, il ferito era a terra sanguinante ma vigile, tanto di aver indicato ai carabinieri il suo aggressore, nonché vicino di casa, che lo aveva colpito quattro volte all’addome e alla gamba sinistra con un coltello di grosse dimensioni.
Giuseppe Burgio, l’aggressore, ha riferito ai carabinieri di aver trascorso con Carlo Graziano, insieme ad altri amici e familiari, la festa del 1° Maggio in una fabbrica di scarpe, di via Domenico Guerrazzi. Sembra che i due, dopo aver bevuto, hanno iniziato una polemica sempre più accesa per una banale sfida a braccio di ferro. I familiari hanno provato a calmare gli animi ma senza riuscirci. Per evitare conseguenze Burgio era tornato a casa, ma Graziano lo ha seguito e ha insistito con forza per entrare in casa del vicino. Quando Burgio ha aperto la porta ha ricevuto un colpo in faccia e per difendersi ha preso un coltello da cucina di 20 centimetri.
I carabinieri hanno accertato che la porta d’ingresso dell’appartamento di Burgio aveva evidenti segni di suola di scarpa, mentre, nell’ingresso di casa, hanno trovato un bastone di legno di circa 75 centimetri con evidenti tracce di sangue.
Burgio è stato portato all’Ucciardone. La vittima dell’accoltellamento, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico d’urgenza al termine del quale, veniva ricoverato presso il reparto di chirurgia generale per “ferita da taglio regione addominale sinistra e basso ventre, due piccole flc superficiali emitorace sinistra e coscia destra”, con prognosi riservata.