CATANIA, 2 MAGGIO 2013 – Tragedia familiare la notte scorsa in via Quieta a Catania. Un’insegnante di 37 anni ha tentato di uccidere, in un raptus tuttora inspiegabile, la figlia di tre anni, ferendola alla guancia e al collo con un coltello. Con la stessa arma, ha tentato di togliersi la vita ferendosi all’addome.
Svegliato dai rumori e dalle urla, il marito è accorso immediatamente nella stanza della figlia e ha chiamato il 118. Sul posto sono arrivate due ambulanze e la Polizia.
Trasferite d’urgenza all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, la piccola ha subito un delicato intervento chirurgico, mentre alla madre è bastato un intervento di sutura per la ferita all’addome. Entrambe, comunque, non sono ritenute in pericolo di vita.
La piccola è stata operata dall’equipe di Chirurgia plastica e ricostruttiva diretta da Rosario Perrotta, l’intervento è durato poco più di un’ora. Nel pomeriggio la Direzione sanitaria ha fatto sapere che “non risultano interessate strutture nervose, ma la prognosi sarà sciolta nelle prossime 24-48, per consentire una valutazione approfondita dell’eventuale danno funzionale, che comunque al momento non è stato rilevato”.
La donna si trova adesso in stato d’arresto per tentativo di omicidio aggravato ed è piantonata dagli agenti. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Catania.
(nella foto un tratto di via Quieta)