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Il Palermo trova l’Inter sulla strada della salvezza. Donati in difesa, gioca Rios, Miccoli e Ilicic in avanti

PALERMO, 28 APRILE 2013 – Curioso. Nelle tabelle dei tifosi i tre punti di oggi sono tra i più probabili della corsa salvezza del Palermo. Come se di fronte ci fosse una provinciale qualunque. Come se il Palermo, in altri periodi, non avesse fallito tutte le “ultime spiagge” casalinghe. Potenza dell’ottimismo.

 

Ma si va avanti anche così, sospinti da una buona dose di ottimismo e di incoscienza. L’entusiasmo per una “striscia positiva” (2 vittorie e 2 pareggi) che non si era mai verificata quest’anno è uno dei pochi argomenti positivi su cui fare conto.

 

Del resto, nelle ultime cinque partite il Palermo ha conquistato otto punti, l’Inter soltanto sei. Non è un caso, significa che l’Inter è “scoppiata”, che prima ha perso il “pendolino” della Champions e ora insegue il “rapido” verso l’Europa League e per di più con affanno. Tra infortuni, incertezze sul futuro ed errori tattici, l‘Inter naviga a vista con l’allenatore più fuori che dentro e con il presidente che ha perso lo smalto dei tempi migliori.

 

Insomma, non è l’Inter di Mourinho né quella di Herrera o di Trapattoni. Ma nonostante le numerose assenze, soprattutto in attacco, è sempre l’Inter e non avrebbe senso consolarsi con i problemi degli altri.

 

Il Palermo è nei guai fino al collo, se la sua salvezza passa anche dai tre punti con l’Inter è segno che si è alla canna del gas. Però, vero miracolo, siamo ancora in corsa nonostante un campionato a dir poco fallimentare.

 

La salvezza è distante un punto (meglio dire due, perché il Siena ha scontri diretti migliori) e il Siena ha un calendario apparentemente peggiore, con tre partite in trasferta e due soltanto in casa. E in più i rosanero vivono un momento di fiducia, quell’incosciente ottimismo che potrebbe rivelarsi un prezioso alleato.

 

Lo stadio non sarà pieno (anche per colpa dei prezzi di nuovo troppo alti ma forse è meglio così, finora lo stadio pieno ha “portato male”) ma la gente ci crede.

 

Soprattutto ci crede la squadra. Tra i giocatori e Sannino è stato raggiunto quel feeling che era colpevolmente mancato ad inizio stagione, la condizione atletica sembra ancora buona e con un pizzico di fortuna (a Catania è stato più di un pizzico) si può fare strada.

 

Sul piano tattico l’unica novità è la scelta di Sannino di riportare Donati al centro della difesa, esperimento che a volte è riuscito a volte no. Miccoli e Ilicic, gli unici assi nella manica, sono un po’ malconci ma devono fare l’ennesimo sacrificio. Rios a centrocampo è più di un rebus ma per battere l’Inter sarà necessaria la corsa dei gregari, solo con un ritmo ossessivo il Palermo può annullare il divario tecnico, come ha fatto contro Roma e Sampdoria.

 

Speriamo anche che il vecchio capitano Corini, ora allenatore del Chievo, faccia un altro regalo al Palermo e dopo il Siena batta oggi anche il Genoa.

 

Contemporaneamente sarà meglio tifare Juventus: non sarebbe male – per quanto utopistico – lasciare al palo un Torino che per ora ha il vento contrario (un punto nelle ultime quattro) ed è la squadra più vicina da raggiungere (36 punti) nella corsa salvezza e non sarebbe male arrivare a Torino con i bianconeri a un solo pareggio di distanza dallo scudetto. Hai visto mai?

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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