CATANIA, 27 APRILE 2013 – Una nuova violenta eruzione è in corso sull’Etna. Fontane di fuoco alte centinaia di metri emergono dai crateri sommitali e sono visibili da Catania e Taormina. Uno spettacolo, “ma non senza rischi“, dicono all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
La nuova eruzione parossistica del’Etna è la tredicesima di quest’anno. “Il carattere è quello degli altri episodi analoghi che si sono verificati nelle ultime settimane”, spiega Stefano Gresta, dell’Ingv. Tornano, quindi, le fontane di lava, con la formazione di nubi di gas e materiale piroclastico, e la cenere che potrebbe cadere sui paesi del versante orientale del vulcano.
Le fontane di lava sono almeno tre e fuoriescono dai crateri sommitali di sud est dell’Etna. La colata più avanzata ha già percorso diverse centinaia di metri, è ben alimentata e si riversa nella desertica Valle del Bove. Un altro fronte lavico più lento avanza lentamente, rimanendo confinato nella zona sommitale dell’Etna. Dai crateri fuoriesce anche un’intensa colonna di fumo nera, alta almeno un chilometro, che i venti sospingono in direzione dei paesi alle pendici del vulcano.
Fortunatamente, dunque, le lunghe colate si dirigono verso zone desertiche del vulcano.
Nella Finanziaria regionale sono state inserite delle misure a favore dei comuni delle pendici della montagna, che si trovano ad affrontare le emergenze legate alle continua eruzioni di questo 2013.