PALERMO, 26 APRILE 2013 – È il cadavere di Alessandro Porretto, l’uomo di 26 anni con disturbi psichici che era scomparso due giorni fa dalla sua casa, quello che è stato trovato vicino al bar del Bivio, in via Messina Marine, a Palermo. Il corpo era a terra in una strada isolata. Ha ferite da arma da taglio e il cranio fracassato.

L’uomo è stato identificato all’obitorio di Palermo dalla sorella. A chiamare i carabinieri è stato un pescatore: il cadavere era riverso a terra in una stradina nella zona di Acqua dei Corsari in cui vengono buttati gli scarti del pesce.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato ucciso con 30, 35 coltellate inferte soprattutto alla schiena. L’assassino, dopo l’omicidio, avrebbe infierito sul corpo a colpi di pietra, spaccando la faccia della vittima che è irriconoscibile. Questo potrebbe essere stato un modo per rendere più difficoltosa l’identificazione e le indagini sul caso. 

Pare che la vittima, che soffriva di schizofrenia ma non aveva mai avuto comportamenti violenti, facesse uso di psicofarmaci. Il 24 aprile Porretto non si è presentato alla consueta visita al Policlinico, l’ospedale presso il quale era in cura. I medici hanno allora avvertito i parenti che hanno denunciato la scomparsa del familiare che, spesso, si allontanava da casa per lunghi periodi.

La morte, secondo il medico legale, risalirebbe ad uno o due giorni fa.

I carabinieri stanno interrogando i parenti di Porretto e le persone che occupano abusivamente alcune case fatiscenti vicine al Teatro del Sole, il luogo in cui il corpo è stato ritrovato. Un contributo alle indagini potrebbe arrivare anche dalle videocamere localizzate all’esterno di un bar che si trova a poca distanza dal luogo del delitto. La zona è frequentata, però, da numerose coppiette, quindi potrebbe essere difficile avere delle indicazioni precise sull’assassino dall’analisi delle immagini.

I carabinieri non escludono alcuna pista nelle indagini, coordinate dal pm Geri Ferrara.