PALERMO, 25 APRILE 2013 – Si chiamano UFO, Unidentified Flying Object, o in italiano OVNI, oggetti volanti non identificati. Acronimi che racchiudono tutto il mistero che avvolge il fenomeno. Nessuno sa con esattezza cosa siano, scienza e appassionati si contendono avvistamenti, studi e teorie.
E la Sicilia sembra essere un panorama privilegiato, in tutta l’Isola sembrano esserci periodici e costanti “incontri ravvicinati”. “Ci arrivano tante, tantissime segnalazioni – dice Salvatore Giusa, presidente del Centro Ufologico Siciliano – nel 98% dei casi sono infondate ma quell’altro due per cento è molto interessante. Siamo prudenti, teniamo conto che in Sicilia con la base Nato di Sigonella possono esserci velivoli in cielo di cui noi non siamo a conoscenza ma sicuramente la Sicilia è una zona ‘calda’ per quanto riguarda gli oggetti non identificati”.
Che la Sicilia sia terra di misteri lo sappiamo: per restare alla cronaca, basti ricordare gli incendi spontanei di Canneto di Caronia, nel Messinese, nel 2004. Anche in quel caso si parlò di Ufo.
Ma Giusa racconta diversi episodi. Quelli che ritiene più significativi risalgono a qualche anno fa: a Giarre nel 2009 e, prima nel 2007, a Fiumefreddo.
Siracusa è una delle province più interessate dal fenomeno. “Negli anni – dice Giusa – abbiamo avuto segnalazioni molto attendibili e nell’ultimo periodo si sono intensificate. I fenomeni più rilevanti sono stati osservati lo scorso giugno e a novembre”. Nelle ultime settimane le segnalazioni si sono moltiplicate.
Strani oggetti, dal bianco luminoso all’azzurro, a galleggiare nel cielo sopra Targia o sopra il Plemmiro o anche in provincia, a Solarino ad esempio. Ma anche inspiegabili “presenze” fra i palazzi della parte alta di Siracusa.
La conferma arriva da Katia Platino, fra i responsabili di Siracusa del Centro Ufologico Siciliano. “Nelle ultime settimane sono state fotografate due palle luminose, in un altro caso un raggruppamento di otto sfere che cambiavano colore, io stessa ho fotografato un oggetto blu che si stagliava in cielo al mattino molto presto. Sono immagini che vanno studiate, stiamo indagando – sottolinea – ma è necessario essere cauti”.
Prudenza, parola d’obbligo. Ma intanto il tam tam è alimentato dalla rete. Basta fare una ricerca su internet per scoprire centinaia di database, di vere e proprie mappe degli ufo, di centri studi e di gallerie fotografiche che ritraggono oggetti misteriosi.
Da prendere con le pinze, per non scatenare una inutile caccia agli Ufo.
(foto d’archivio)