PALERMO, 24 APRILE 2013 – “E’ ora di smetterla con un teatrino che non ci piace, con un surrealismo politico che dura da 15 anni, è ora che ci si occupi della realtà cruda”. Il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, parla della situazione siciliana nel corso del congresso regionale del suo sindacato che ha visto confermato Maurizio Bernava.
“In Sicilia ci sono agitazioni populistiche che durano da tanto tempo – ha ricordato Bonanni -. Al posto di governare, la politica è stata trasformata in una contesa, con giochi e bizantinismi continui. Noi saremo al fianco del Governo qualora comincerà ad occuparsi di economia, di come si produce la ricchezza. Se si continuerà a dilapidarla, la Sicilia perderà ancora più occupati”.
Per la ripresa, in Sicilia, il leader Cisl Raffaele Bonanni auspica “un patto trasparente tra forze politiche e forze sociali” per stabilire alcune regole fondamentali, a
partire dal taglio delle tasse.
“E’ inspiegabile che la Regione che produce meno reddito – ha detto Bonanni – faccia pagare ai cittadini piu’ tasse di quelle che si pagano in Lombardia. Negli ultimi 15 anni si è trattato il cittadino come se fosse un bancomat, chiedendogli l’obolo per sostenere spese folli, che non hanno nulla a che vedere con la stabilità dell’occupazione e la congruità dei servizi”.
Nel pomeriggio Maurizio Bernava è stato confermato alla guida della Cisl siciliana per i prossimi quattro anni. Rieletto a conclusione dell’XI congresso regionale che ha riunito a Palermo 560 delegati. “Abbiamo avanzato proposte puntuali per un piano pluriennale che coniughi – ha detto – risanamento, sviluppo e solidarietà sociale. Ora che il presidente Crocetta ha riaperto il dialogo, ci aspettiamo che le nostre proposte abbiano seguito”.