PALERMO, 23 APRILE 2013 – L’oculista Fausto Bellina, dell’Asp di Palermo, è stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire 5 mila euro all’Azienda sanitaria provinciale per danno all’immagine. Bellina, infatti, aveva preso tangenti dai pazienti per accorciare i tempi di attesa per gli interventi.
I fatti risalgono al 2011: l’oculista Bellina chiedeva ai pazienti affetti da cataratta e in lista per un intervento presso una clinica convenzionata dei soldi per accorciare i tempi di attesa.
Denunciato, in sede penale il medico patteggiò un anno e undici mesi.
Oggi la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti lo ha condannato al risarcimento economico nei confronti dell’Asp. “Limpida ed ineccepibile – scrivono i giudici contabili nelle motivazioni – appare la connotazione di spregio delle più elementari regole deontologiche della professione medica” (sentenza 1392/2013).