PALERMO, 23 APRILE 2013 – È pronto a usare le cesoie, se sarà necessario, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone. “Obiettivamente 1.600 emendamenti sono troppi – ha detto – ci dovrà essere un momento di sintesi e probabilmente questo momento di sintesi lo farò io”.
“Domani si andrà in aula – ha proseguito – anche se non bisogna mai forzare i tempi. Se c’è il tempo di recuperare va bene, altrimenti vediamo quale soluzione si troverà”.
Intanto, la commissione Bilancio oggi ha sospeso i lavori per permettere ai deputati del Pd di partecipare alla direzione nazionale a Roma.
“Dichiarerò inammissibili – continua Ardizzone – tutti quegli emendamenti che non hanno copertura finanziaria e che alimentano clientele. È un bilancio bloccato, ma dobbiamo evitare di fare macelleria sociale. Sappiamo benissimo che la coperta è corta”.
Parlando di “macelleria sociale“, il presidente Ardizzone si riferisce soprattutto al settore della Formazione, che la riforma dell’assessore Scilabra sta stravolgendo quasi completamente, portando anche a numerosi licenziamenti. “Lo dico da uomo libero – ha detto – perché non ho nessuno negli enti di formazione, ma non possiamo mandare al macello gente che per 25 anni è stata illusa dalla politica. Dopo l’approvazione del Bilancio bisogna lavorare sulle leggi di settore, aprendo un confronto all’Ars con i sindacati”.
E poi un rimprovero ad alcuni parlamentari di Sala d’Ercole: “Ci sono alcuni deputati che preferiscono uscire prima sui giornali con gli emendamenti che in aula”.