PALERMO, 23 APRILE 2013 – “Termini Imerese deve tornare a essere una questione nazionale, è una vicenda che non può essere scaricata sui lavoratori, nè può essere solo una questione regionale”.
Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, oggi a Termini Imerese per partecipare a un’assemblea sulla vertenza Fiat. Il rappresentante dei metalmeccanici Cgil indica con chiarezza le sue controparti: “È necessaria in tal senso un’assunzione di responsabilità da parte di Governo e Fiat, i soggetti firmatari dell’accordo mai realizzato. La Fiat non può tirarsi fuori dal problema di dare una risposta produttiva e occupazionale a questo territorio: non è accettabile – ha sottolineato Landini- che, non andata in porto la reindustrializzazione, Fiat pensi di chiudere e di licenziare i lavoratori. Siamo oggi qui – ha detto – per dire ai lavoratori che non li lasceremo soli”.
Landini ha anche sostenuto che la “vicenda di Termini Imerese deve essere una priorità del nuovo governo”. La Fiom mette la vertenza con le questioni della ripresa produttiva e della difesa dell’occupazione, tra i temi centrali della manifestazione nazionale che si svolgerà il 18 maggio a Roma.
“Una manifestazione – ha sottolineato Landini – che si rivolge a tutti e che vuole essere un’iniziativa per rimettere al centro la democrazia e il problema del lavoro, a fronte di situazione che continua a peggiorare e nella quale si registra l’aumento della distanza tra persone e politica, tra persone e istituzioni”.
Sulla stessa linea Roberto Mastrosimone, segretario della Fiom di Palermo che non esclude un ritorno di Fiat in Sicilia: “Bisogna tornare a discutere con Marchionne, bisogna valutare tutte le ipotesi – ha detto Mastrosimone – anche al di là dell’auto, considerato che la Fiat è impegnata anche in altri settori. Al presidente della regione – ha aggiunto – abbiamo anche chiesto di verificare se ci sono altri partner che possano fare da ponte con la Chery”.
E dal congresso della Cisl arriva la risposta del Governatore Crocetta: “Attendiamo il nuovo Esecutivo nazionale per discutere dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Il governo regionale è pronto ad una compartecipazione al reddito di impresa, facendo entrare anche i lavoratori nella proprietà della nuova impresa”, ha aggiunto Crocetta, che ha parlato della necessità di un “nuovo modello”, per Termini. “Iniziamo così a sconvolgere certe prassi consolidate”, ha evidenziato il governatore.