PATERNO’ (CATANIA), 24 APRILE 2013 – E’ ancora in condizioni disperate il ragazzo di 26 anni di Paternò, Antonio Marco Castro, 26 anni, rimasto gravemente ustionato dopo una lite furibonda con il cugino. Il ragazzo è stato trasportato con l’Elisoccorso all’ospedale Civico di Palermo ed è adesso ricoverato alla prima Rianimazione. Ci sono pochissime speranze di salvarlo perchè le ustioni, di secondo e terzo grado, si estendono su oltre il 90% del corpo.
E’ invece ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania, in condizioni meno gravi, Antonio Marino, il cugino di Castro protagonista dell’assurdo litigio degenerato ieri pomeriggio. Marino non è in pericolo di vita. Nei suoi confronti la Procura della Repubblica ha disposto l’arresto con l’accusa, al momento, di tentato omicidio. L’uomo è piantonato in ospedale dai Carabinieri.
La drammatica lite si è scatenata ieri pomeriggio dopo pranzo. Antonio Marco Castro, 26 anni, era andato a trovare il cugino che abita al piano di sotto, in una palazzina di via Varese a Paternò, probabilmente per questioni familiari.
Sembra che Marino abbia versato alcuni litri di benzina sui vestiti del cugino, dandogli fuoco ma restando egli stesso vittima del ritorno di fiamma. L’uomo ha cercato aiuto all’esterno dell’abitazione. I primi soccorsi sono stati prestati dai Vigili del Fuoco, allertati dai vicini. E’ stato subito chiesto l’intervento dell’elicottero del 118 che ha trasportato Castro all’ospedale Cannizzaro di Catania e poi all’ospedale Civico di Palermo.
Marco Castro è molto conosciuto a Paternò per essere stato un giocatore della locale squadra di calcio.
Stanno indagando i carabinieri della compagnia di Paternò.
Proprio due giorni fa a Catania, nel quartiere Picanello, si era verificata un’altra tragedia, con due cingalesi morti dopo l’incendio della propria abitazione in circostanze ancora tutte da chiarire.