AGRIGENTO, 22 APRILE 2013 – La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di 30 milioni di euro agli eredi di un imprenditore agrigentino Calogero Russello, deceduto nel 2009 dopo essere stato condannato definitivamente nel 2007 per associazione mafiosa.
L’imprenditore era considerato dagli inquirenti in contatto con i gruppi mafiosi che controllavano gli appalti pubblici tramite voto di scambio e corruzione.
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Tra i beni posti sotto sequestro c’è anche un albergo di lusso, il Grand Hotel Mosé ad Agrigento, oltre che le società “IAS s.r.l.” e “Edilfin s.r.l.”. Il provvedimento è stato emesso su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Durante le indagini sarebbe emersa la sproporzione tra i redditi dichiarati dagli eredi dell’imprenditore e il loro patrimonio effettivo.
Nell’operazione ha trovato efficace applicazione uno degli strumenti innovativi introdotti dal nuovo “Codice Antimafia“, vale a dire la possibilità, in caso di decesso del soggetto indiziato di mafia, di procedere nei confronti dei suoi eredi entro il quinquennio successivo alla morte.