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“Io, Riina junior, orgoglioso di essere il figlio del Capo dei Capi. E su Saviano vi dico che…”

PALERMO, 19 APRILE 2013 – Fiero di essere il figlio del “Capo dei Capi“. Giuseppe Salvatore Riina, figlio del boss Totò Riina, si racconta in un’intervista al “Corriere Veneto“, parlando del legame con la sua famiglia e criticando “Gomorra” di Roberto Saviano.

A Padova, dove si trova dal 2012 in regime di sorveglianza speciale dopo aver scontato una condanna per associazione mafiosa di 8 anni e 10 mesi, Riina jr. parla delle sue giornate dopo aver lasciato gli studi universitari. Nella città veneta lavora nella comunità “Famiglie contro l’emarginazione e la droga”. Crede nello Stato italiano non nella politica – “non mi riconosco in nessun partito e quindi non voto” conferma durante l’intervista – e si dice orgoglioso del nome che porta: “Per me è un orgoglio chiamarmi Riina. È un cognome che mi è stato dato da due genitori capaci di insegnarmi tante cose: i valori, la morale. Sono onorato di essere il figlio di Totò Riina e Antonietta Bagarella”.

Sul padre si dice certo che “non uscirà vivo dal carcere”. Il suo regime di sorvegliato speciale scadrà a fine anno: “La libertà è essere dimenticato“.

E sulla visione della camorra descritta da Roberto Saviano nel suo libro “Gomorra”, Giuseppe Salvatore Riina commenta: “Non ho mai letto il libro ma ho visto il film, solo perché quella sera non c’era niente di meglio in tv. Secondo me Saviano racconta solo ciò che fa comodo raccontare e la realtà che descrive non è quella vera”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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Tags: Capo dei CapiGomorraPalermoRoberto SavianoTotò Riina