ROMA, 18 APRILE 2013 – Deceduta poco prima di sottoporsi alla risonanza magnetica. Rosaria Mancini, 52 anni, è morta al Policlinico Umberto I di Roma subito dopo l’iniezione in vena del liquido di contrasto che le serviva per effettuare un semplice esame di routine.
Il marito Roberto, presente mentre i medici tentavano di rianimare la moglie, ha presentato denuncia per l’accaduto. È stato aperto un fascicolo d’indagine per chiarire cosa sia andato storto. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Gli inquirenti stanno aspettando il responso dell’autopsia per scoprire se la donna fosse allergica alla soluzione utilizzata come mezzo di contrasto.