PALERMO, 16 APRILE 2013 – La notizia dello stop arrivato da Roma ai lavori di costruzione del Muos, in attesa dei risultati di uno studio in merito agli effetti delle antenne sull’ambiente e sulla salute umana, ha fatto infuriare il presidente della Commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino, che prepara una controcommissione.
“La commissione dell’Istituto superiore di Sanità – ha detto – è una presa in giro. I risultati posso anticiparli fin d’ora: diranno che per la salute della popolazione non c’è il minimo rischio”.
L’allarme è stato lanciato anche da Massimo Zucchetti, il docente del Politecnico di Torino, esperto di protezione dalle radiazioni che era stato chiamato dalla Regione e dal presidente Trizzino a far parte della commissione che valuterà gli effetti nocivi del Muos sulla salute dei cittadini, che ha invitato a tenere altissima la guardia sulle analisi, per le quali si starebbe già lavorando “senza nessuna trasparenza” e senza la sua collaborazione.
“Ho saputo che la Commissione dell’Istituto Superiore della Sanità si è già riunita – ha detto Zucchetti – ma nessuno me ne ha dato comunicazione, sebbene avrei dovuto farne parte. I componenti sono esperti del solo Istituto superiore di Sanità, notoriamente negazionisti al massimo livello sugli effetti dei campi elettromagnetici. Li abbiamo sempre avuti contro nei lavori che abbiamo fatto in passato e non c’è alcun dubbio che i risultati a cui arriveranno sono scontatissimi, al punto che mi sento di anticiparli: allo stato dell’arte non risulta in letteratura alcuna prova di correlazione dimostrabile fra campi elettromagnetici ed effetti sulla salute. Quindi non vi è il minimo rischio per la popolazione“.
Per correre ai ripari Zucchetti e il presidente della commissione Ambiente dell’Ars Trizzino, hanno studiato la contromossa: una controcommissione con esperti di primissimo livello che produrrà una propria relazione da opporre a quella ufficiale fornita dall’istituto superiore di Sanità.
“Da Roma – afferma Trizzino – si sono impegnati a bloccare i lavori se i risultati delle analisi della loro Commissione saranno anche minimamente negativi. È ovvio che a questo punto non possiamo più fidarci e che per noi faranno fede soltanto i risultati della relazione che produrrà la nostra controcommissione”.