PALERMO, 16 APRILE 2013 – Il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha detto no alla revoca del regime carcerario del 41 bis per Bernardo Provenzano.
La notizia è stata notificata ai legali del boss, gli avvocati Franco Marasà e Rosalba Di Gregorio, che avevano chiesto la revoca del carcere duro essendo venuta meno la pericolosità sociale del capomafia attualmente detenuto a Parma. I legali avevano inoltre chiesto il ricovero del loro assistito in una struttura sanitaria in cui gli “siano prestate le cure e l’assistenza che la sua condizione richiede”.
“La collocazione in una cella – scrivevano gli avvocati nell’istanza – (sia pure tardivamente dotata di letto con sponda e telecamera) non può essere ritenuta consona alle condizioni del detenuto, riportato nell’istituto di pena, dopo il ricovero, le settimane scorse”.
“Valutati gli atti in possesso e la documentazione sanitaria – ha reso noto il Ministero – non si è ritenuto opportuno procedere alla revoca del regime carcerario del 41 bis per Bernardo Provenzano”.