PALERMO, 16 APRILE 2013 – Dalla Gran Bretagna arriva una storia d’amore. Una storia che racconta quanto gli uomini, spinti dalla forza dell’amore possono fare grandi cose.
La famiglia di imprenditori inglesi Paxman ha raggiunto il successo con l’invenzione di un sistema di raffreddamento per la birra. La produzione dell’azienda però, è mutata radicalmente quando la moglie del figlio del fondatore si è ammalata di tumore al seno. L’azienda ha iniziato a investire tutta la conoscenza acquisita nel campo dei sistemi di raffreddamento per plasmarli e renderli utili ai malati di tumore che devono sottoporsi alla chemioterapia. Dopo diversi studi e ricerche, nel 1997, la Paxman ha prodotto il primo prototipo ufficiale della “cuffia” che viene installata presso la Huddersfield Royal Infirmary.
Oggi la “cuffia refrigerante” è arrivata all’ospedale di Carpi, il secondo in Italia a dotarsene dopo quello di Avellino, grazie alla collaborazione dell’Associazione Malati Oncologici. La cuffia, ideata da Glenn Paxman riduce, nel 50-70% dei casi, il rischio di perdita di capelli nei pazienti che si sottopongono a trattamenti di chemioterapia.
Dopo le sperimentazioni condotte all’interno degli ospedali inglesi, l’equipe della Medicina Oncologica diretta da Fabrizio Artioli, in collaborazione con l’Associazione Malati Oncologici, ha deciso di acquistare una “cuffia” Paxman, del valore di circa 30mila euro.
Un gesto d’amore insomma. Un gesto che ricorda tanto quello di Alexander Graham Bell che ha lavorato per anni sul linguaggio dato che sua madre e sua moglie erano sorde, sperimentando dispositivi acustici fino al brevetto per il telefono nel 1876.
Ma la cuffia si rivela anche un aiuto psicologico per tutti coloro che soffrono e che devono affrontare e convivere con una malattia che, se affrontata positivamente e senza nascondersi, come hanno dimostrato le donne che si sono “messe a nudo” sulla copertina di un libro di recente pubblicazione dal titolo A seno nudo, può fare meno paura.