PALERMO, 12 APRILE 2013 – Arrivano a frotte, a centinaia, stipati su imbarcazioni di fortuna, affidati a persone senza scrupoli che sfruttano la miseria altrui per guadagnare. Pagano i pochi risparmi che hanno per imbarcarsi verso il loro futuro, rischiano la vita, la loro, quella dei loro figli e quella dei bambini che portano in grembo.
Migranti, immigrati, extracomunitari, le definizioni sono tante. A fare il mio mestiere però troppo spesso si dimentica l’unica parola che dovrebbe venirci in mente quando facciamo un titolo: persone. Negli ultimi giorni, come accade da anni, nel Canale di Sicilia vengono salvate ogni giorno centinaia di persone.
Basterebbe ricordarlo sempre per guardare con altri occhi video come questo…