Le star del design scacciano la crisi al Salone del Mobile di Milano

di Redazione

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Le star del design scacciano la crisi al Salone del Mobile di Milano

| venerdì 12 Aprile 2013 - 14:04

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MILANO, 12 APRILE 2013 – È la Settimana del Salone del Mobile a Milano, sei giorni densi di eventi ed appuntamenti in cui tutti (operatori del settore come me o semplici amanti del design) parlano di progetto, brand, materiali, luce. Mai come quest’anno la città sembra rinascere dal grigiore, non solo atmosferico, avvolta da questa improvvisa energia creativa.

 

Visto il moltiplicarsi di eventi e luoghi ed il tempo sempre più ridotto (causa impegni lavorativi), vivere il Salone richiede allenamento, resistenza e, soprattutto, organizzazione: all’inizio della settimana, nei ritagli di tempo, visita ai maggiori showroom in centro per farsi un’ idea del fil rouge di quest’anno; al giro di boa, ovvero a metà settimana, giornata dedicata alla più organica esposizione in Fiera; infine il week end viene dedicato al Fuori Salone, ovvero la manifestazione parallela nata per dare visibilità ai giovani designer ed ai brand emergenti.

 

Sino ad ora questa edizione non ha deluso le aspettative: malgrado il grido di allarme di FederLegno sulla incombente crisi, la sensazione è che il settore sia vivo e, a giudicare dal ritorno alla grandeur degli allestimenti da parte dei brand più accreditati del Design Made in Italy, si voglia presentare al meglio delle sue possibilità ai buyer internazionali.

Molti i prodotti interessanti, in tutti i settori (design, complemento, illuminazione, sistemi ufficio), accomunati da un recuperato equilibrio tra forma e funzione: prodotti non solo esteticamente belli ma anche funzionali, che dichiarano il valore del processo progettuale, sia esso tecnologico o artigianale.

 

Come la collezione di lampade da sospensione IN – EY ISSEY MIYAKE realizzata da ARTEMIDE. Grazie al materiale riciclato dalla trasparenza luminosa superiore a quella della carta, le lampade mantengono la forma senza richiedere struttura interna: il processo di piegatura crea volumi sufficientemente solidi, che possono essere rimodellati (può essere piegata quando non serve)

 

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O il bellissimo sgabellino in pelle di B&B Italia, realizzato con una tecnica di incastro di singole tessere di pelle, per un effetto tridimensionale davvero gradevole.

 

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O l’eleganza intramontabile del sistema sedute MY WORLD, disegnato per CASSINA dal genio irriverente del design internazionale Philippe Starck, corredata da una serie di accessori (tavolini, pouf, paraventi) con finiture differenti, cablati e multifunzionali, per rispondere ad ogni necessità.

 

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Tra gli stand più belli per la creatività dell’allestimento e la proposta di prodotti quelli di LAGO, con l’innovativa proposta per il Bagno, nel segno del gioco delle superfici

 

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MOROSO, con le sedute “sartoriali” ATELIER OI, la cui struttura contiene i i cuscini come un telaio

 

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e VITRA, una vera e propria antologia della storia del design, dove si fa fatica a scegliere un solo pezzo tra i must have della vita.

 

Per chi apprezza l’effetto scenografico, imperdibili gli stand di KARTELL e quelli del gruppo POLTRONA FRAU, CASSINA, ALIAS, CAPPELINI, in cui il prodotto è raccontato in allestimenti che sono vere e proprie “narrazioni teatrali”

 

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Nella sezione uffici, invece, le parole d’ordine sono flessibilità e tecnologia: sistemi di partizioni verticali con telai a scomparsa, interamente manovrabili per spazi fluidi che possono mutare configurazione in base alle esigenze; arredi realizzati in materiale fonoassorbente per abbattere l’emissione acustica negli open space; tavoli regolabili in altezza per una ergonomia sempre più personalizzabile.

 

Interessante l’allestimento a tema, creato da JEAN NOUVEL, sull’ufficio da abitare: ripensare il luogo di lavoro “non come spazio standardizzato, bensì immaginato come scenari di lavoro diversi e singolari: spazi singolari capaci di proporre il piacere del vivere e ispirazione per il lavoro”.

 

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Oggi pausa per ricaricare le forze e da domani mi aspetta il FuoriSalone, come da tabella di marcia.

 

Piccola nota a margine: uscendo dalla fiera, dopo una giornata intensa tra gli stand, il primo posto della mia wish list , la lista dei prodotti che ogni architetto vorrebbe poter avere/proporre, rimane al momento la nuova collezione esclusiva di superfici intarsiate in marmo, disegnata da Zaha Hadid per la CITCO

 

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disegni ispirati al taglio sfaccettato del diamante o alle onde del mare.

 

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Da mozzare il fiato…

 

*architetto interior designer, consulente per aziende del contract e retail

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