PALERMO, 12 APRILE 2013- Roba da non crederci. Ogni giorno si registrano interminabili code davanti agli sportelli che rilasciano l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario.
Si24 ha raccolto il disagio dell’utenza e intende portare avanti una battaglia di civiltà, senza polemiche ma con l’obiettivo di trovare le giuste soluzioni a un problema che riguarda 350.000 persone solo in provincia di Palermo.
Non è civile che nel terzo millennio, nell’era di internet, per ottenere il riconoscimento di un diritto si debba stare in coda diverse ore, a cominciare dalle cinque del mattino. Succede all’Asp di Palermo (la più grande d’Italia) ma il problema esiste anche nelle altre città.
Metodi tribali, personale insufficiente, sottovalutazione del problema, a volte anche l’arroganza dell’utenza: sono queste, spesso, le cause di assurdi disservizi che sembrano quasi naturali in una regione come la Sicilia dove i servizi pubblici non funzionano come dovrebbero. Fino a quando non ci scappa il morto, come è successo la settimana scorsa quando un anziano in coda, visibilmente alterato, è stato stroncato da un infarto.
L’assessorato sta correndo ai ripari e si appresta a varare un provvedimento con il quale verrà prorogata di tre mesi l’esenzione dal ticket anche agli assistiti che appartengono alla categoria E02, cioè i disoccupati, che purtroppo sono aumentati a dismisura. Una boccata d’ossigeno per uffici e utenza, stremati da una battaglia quotidiana.
Ma vorremmo domandare alle autorità sanitarie: non sarebbe più logico condividere il problema con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta per frammentare il problema? Perché non coinvolgere i veri protagonisti della riforma sanitaria, cioè i medici che rappresentano il primo punto di riferimento dei pazienti che dovrebbero essere assistiti anche nei complessi percorsi burocratici?
Sembra che qualcuno ci stia finalmente pensando ma i passaggi sono sempre lunghi e complessi. I medici di famiglia (meglio dire, buona parte di essi) tra l’altro non sono mai stati propensi alle innovazioni, soprattutto quelle tecnologiche. Ma una soluzione va trovata perchè è difficilmente digeribile, per i pazienti, che laddove basterebbe un clic sulla tastiera, si viene costretti a lunghi spostamenti e code snervanti.
Vi proponiamo numeri inoppugnabili: nella provincia di Palermo sono circa 350.000 gli aventi diritto all’esenzione (circa 60.000 in più dell’anno scorso, per l’aumento dei disoccupati): ci sono 18 sportelli dell’Asp di Palermo (cinque in città) che riescono a sbrigare mediamente 4.000 pratiche al giorno. I medici di famiglia sono 1.282: se ognuno si occupasse degli aspetti burocratici legati ai propri assistiti i disagi per l’utenza sarebbero enormemente alleggeriti.