PALERMO, 12 APRILE 2013 – Dopo l’incontro dei sindacati in Prefettura si fa strada la soluzione già ventilata da qualche giorno. Se arriverà il fallimento di Amia il Prefetto potrebbe emanare un decreto di ordine pubblico con il quale requisire mezzi e strutture ed affidarle ad un curatore. Il Sindaco Leoluca Orlando ha dichiarato la piena disponibilità del Comune di Palermo. Ma intanto crescono le polemiche sui compensi dei commissari.
Il presidente della Commisione Consiliare Bilancio, Francesco Bertolino in un’interrogazione ha chiesto al Sindaco se corrisponde a verità il fatto che ognuno dei tre commissari abbia intascato circa 700mila euro l’anno.
Contattato dal TgR Sicilia della Rai, uno dei tre, Sebastiano Sorbello è rimasto sul vago: “Abbiamo ricevuto solo un acconto sulla base delle tabelle previste per i curatori fallimentari”. Ma non ha voluto indicare la cifra fino ad ora percepita: “Comunicherò il compenso finale dopo averlo ricevuto”, ha tagliato corto Sorbello.
Un’ intervista subito commentata dal Sindaco Leoluca Orlando: “”Potrebbero anche guadagnare un solo euro l’anno, sarebbe anche troppo rispetto allo sfascio che hanno prodotto e ai disservizi che hanno procurato alla città e ai cittadini. Quanto alle nervose parole rivolte ai giornalisti, si commentano da sole. Per entrare nel merito – conclude il Sindaco – aspetto di conoscere il dettaglio dell’interrogazione del Consigliere Bertolino, che credo sarà utile trasmettere anche al Governo nazionale. Il caso dell’Amia è di gravità eccezionale, frutto di una scandalosa casta che ha distrutto una grande azienda e messo in ginocchio la città.
Ho lasciato un’azienda ricca (6 milioni di utili nel 2000 e un tesoretto investito in Titoli di Stato) e ho trovato un’azienda saccheggiata da amministratori barbari che dovrebbero solo vergognarsi”.