CALTAGIRONE (CT), 11 APRILE 2013 – I carabinieri del Noe, coordinati dai magistrati della Dia di Catania, hanno posto sotto sequestro lo stabilimento della società Ortogel, industria di trasformazione e di alimenti surgelati, in contrada Balchino, a Caltagirone.
Sequestrati anche tre trattori stradali, tre semirimorchi ed un autocarro intestati alla società, utilizzati per il trasporto di notevoli quantità di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da scarti di lavorazione degli agrumi.
Indagate diciassette persone per traffico illecito di rifiuti e smaltimento illecito di circa 75 mila tonnellate del cosiddetto “pastazzo”. Avvisi di garanzia sono stati notificati ad alcuni dirigenti dell’Ortogel e ad un 46enne, titolare di un’azienda agricola, dove sono stati sequestrati un bacino artificiale di circa 17 mila metri quadrati utilizzato come discarica abusiva di rifiuti provenienti dalla lavorazione degli agrumi ed un invaso artificiale di circa 23 mila metri quadrati in cui confluivano il percolato dei rifiuti e le deiezioni animali provenienti dalle vicine stalle.
Ad alcuni allevatori, titolari di aziende zootecniche ricadenti nelle province di Catania, Ragusa, Siracusa ed Enna, raggiunti da avvisi di garanzia, è stato, invece, contestato il reato di gestione illecita di rifiuti prodotti dalla Ortogel per averli depositati in maniera incontrollata e senza autorizzazione alcuna su terreni.
Lo stabilimento della società Ortogel era stato già sequestrato il 14 ottobre 2010, a conclusione di una articolata indagine delegata dalla Procura di Caltagirone, poi transitata alla Procura etnea. Successivamente era stato dissequestrato dalla Procura, che aveva disposto una serie di prescrizioni finalizzate a ripristinare le condizioni minime di legalità, prescrizioni a cui la ditta non avrebbe dato mai seguito. Da qui il nuovo provvedimento.
I carabinieri del Noe, nel corso delle indagini, si sono avvalsi della collaborazione dei colleghi del 12° Nucleo elicotteri di stanza presso l’aeroporto Fontanarossa di Catania, che seguendo alcuni camion hanno così localizzato un nuovo sito di smaltimento nel comune di Lentini (SR) presso l’azienda agricola di proprietà del 46enne.
Secondo gli investigatori, con tale illecita condotta, tra il 2009 ed il 2012 i dirigenti della Ortogel avrebbero ottenuto un ingiusto profitto di circa 3 milioni di euro derivante dai minori oneri sostenuti per il mancato avvio dei rifiuti a corrette operazioni di smaltimento o recupero.