PALERMO, 9 APRILE 2013 – Chiedevano 400 euro per restituire lo scooter, rubato pochi giorni prima, alla legittima proprietaria. La Polizia ha arrestato Ignazio Ferrante, 41 anni, pregiudicato, e Rosario Pipitò, 23 anni, entrambi palermitani, per ricettazione ed estorsione in concorso.
L’arresto è stato possibile grazie alla denuncia di una ragazza palermitana, vittima del furto della sua Vespa. L’episodio estorsivo si è sviluppato secondo i classici canoni del “ribordo“, ovvero un mezzo rubato offerto in riscatto alla vittima.
Dopo il furto dello scooter, la ragazza ha sporto regolare denuncia in commissariato ed ha anche attivato una cerchia di amici e conoscenti allo scopo di ritrovare il mezzo, che presumeva potesse trovarsi ancora nel quartiere Zen, vicino al luogo dove era stato rubato.
La richiesta, attraverso il passaparola, è arrivata alle orecchie di chi custodiva il mezzo. Alla ragazza è stato fatto sapere che per riaverlo avrebbe dovuto pagare una somma di 400 euro.
La donna, però, si è rivolta alla Polizia. Gli agenti hanno seguito le fasi della trattativa, culminata con la consegna del denaro effettuata da uno dei tanti intermediari della vicenda. In questo modo i poliziotti sono riusciti ad identificare Ferrante e Pipitò come gli ultimi e più importanti anelli della catena estorsiva. Per i due sono scattate le manette.
Indagini sono ancora in corso per risalire all’identificazione dei ladri del mezzo.