PALERMO, 8 APRILE 2013 – L’assemblea dei soci della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo, ha avviato oggi l’iter che porterà al processo di privatizzazione della società.
Le giunte della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio, gli azionisti che in totale detengono oltre il 95 per cento delle quote societarie, hanno avviato la dismissione delle partecipazioni, con l’impegno, entro pochi giorni – ad eccezione della Camera di Commercio che ha precedentemente adottato l’atto formale di dismissione delle quote – di trasmettere gli atti ai Consigli di competenza per l’adozione della necessaria delibera.
“I soci, in particolare quelli pubblici, hanno convenuto di procedere tutti insieme alla procedura di privatizzazione, di comune accordo e nell’interesse di tutti, con l’obiettivo di
massimizzare il ritorno dell’investimento effettuato, al fine di destinarlo per le proprie finalità istituzionali e di garantire, al tempo stesso, un’adeguata transizione a tutela del territorio provinciale di riferimento dell’aeroporto, della Città di Palermo, nonché di tutti i lavoratori aeroportuali”, spiega una nota.
“Il processo di dismissione delle quote societarie – sottolinea il presidente della Provincia, Giovanni Avanti – servirà ad individuare un socio privato in grado di predisporre ed effettuare nuovi investimenti per il rilancio e lo sviluppo dello scalo palermitano, con un trend di traffico in forte crescita e che viene classificato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra i dieci aeroporti più importanti del territorio nazionale. Preferiremmo comunque non dismettere l’intero pacchetto azionario, ma il Consiglio provinciale è sovrano. La nostra mission istituzionale – continua Avanti – era quella di sostenere lo sviluppo dell’aeroporto per implementare le infrastrutture del territorio. Questo obiettivo si può ritenere raggiunto e la missione conclusa. L’attuale compito invece è quello di attrarre investimenti privati per avviare un nuovo sviluppo del territorio con positivi risvolti economici ed occupazionali”.
L’intenzione dell’amministrazione comunale di Palermo è quella di garantire la propria presenza nel capitale sociale della società, nonché la presenza della stessa amministrazione all’interno degli organi di governo e di controllo. Il Comune, dal canto suo, ha appena avviato l’iter di parziale cessione della propria quota societaria, con l’atto di indirizzo approvato la scorsa settimana dalla Giunta.
“Abbiamo fissato alcuni paletti – ricordano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Cesare Lapiana – per evitare che la cessione di una parte delle nostre azioni diventi una svendita, come troppo spesso avvenuto nella storia siciliana ed italiana nei processi di privatizzazione. Per l’Amministrazione comunale, sul piano economico è indispensabile che la vendita avvenga ad un prezzo tale da garantire almeno un introito pari a quanto investito nel tempo e sul piano della strategia non può che essere inserita e finalizzata ad un piano di sviluppo dello scalo e all’acquisizione di nuovi collegamenti, sinonimo di garanzie occupazionali per i lavoratori e opportunità di sviluppo per il territorio”.
“La vendita delle quote societarie è un obbligo stabilito dalla normativa vigente – dice Giuseppe Modica, presidente della Gesap -, ed è un passaggio decisivo per la definitiva crescita dell’aeroporto, classificato tra le strutture più importanti del territorio grazie anche alla sua posizione geografica al centro del Mediterraneo, nonché di occasione di ulteriore sviluppo dell’area metropolitana di Palermo”.