PALERMO, 7 APRILE 2013 – Grande successo per la manifestazione sportiva ADCC/SHOOTO Palermo Challenge che si è svolta al Palaoreto di Palermo. Per la prima volta in città si è potuto assistere ai combattimenti di MMA (Mixed Martial Arts) all’interno della “gabbia”. (All’interno il video della giornata)
All’interno della manifestazione organizzata dal MSP (Movimento Sportivo Popolare) in collaborazione con la Federazione internazionale ADCC/SHOOTO, infatti, si è svolta la Coppa del Sud Italia, gara utile alle qualificazioni per le gare italiane di MMA che si svolgeranno all’interno del “Rimini Wellness 2013”, dal 9 al 12 maggio.
Le gare di MMA, svolte all’interno della “gabbia”, hanno visto incontri dove è possibile utilizzare tanto le tecniche da combattimento a distanza, tra calci, pugni e ginocchiate, quanto quelle della lotta, con proiezioni, leve articolari e strangolamenti.
Sono stati 140 gli atleti iscritti alle gare e ottima la risposta del pubblico, grazie all’apertura gratuita degli spalti del palazzetto dello sport per gli spettatori.
“È una manifestazione importante – spiega il maestro Filippo Leone, presidente nazionale della federazione internazionale ADCC/SHOOTO – e visto il crescente numero di lottatori siciliani siamo sicuri che torneremo a montare la gabbia anche il prossimo anno”.
“Il nostro scopo è promuovere lo sport – ha detto il maestro Tony Cardella, responsabile regionale del settore sport da combattimento del MSP – e l’introduzione della MMA, disciplina sportiva in grande ascesa in tutto il mondo, all’interno del calendario delle manifestazioni sportive cittadine, tra l’altro con un appuntamento importante come la Coppa del Sud, trampolino per le qualificazioni alle gare italiane, non può che attirare ancora di più l’attenzione del pubblico verso questo tipo attività sportive”.
Ma non solo MMA: oltre la “gabbia” sono stati allestiti due quadrati dove sono state disputate gare di submission, di sanda light e di K1 light. Ecco quindi che, grazie alla natura meno violenta delle discipline “light”, dove non è concesso l’uso della piena forza nei colpi e dove non si può mettere l’avversario KO, si è potuto assistere agli incontri dei più piccoli, che tra protezioni e caschetti, hanno ricevuto l’applauso del pubblico dimostrando come gli sport da combattimento siano adatti a tutti.