PALERMO, 5 APRILE 2013 – Nuovo ciclone Crocetta, nel mirino del governatore finisce adesso la Serit: il presidente della Regione denuncia nuovi sprechi e questa volta punta l’indice contro la società di riscossione dei tributi.
Ironico e pungente inizia a snocciolare dati: una consulenza legale da oltre un milione di euro, 10 milioni di altri incarichi con una impennata nell’agosto dello scorso anno (400 incarichi a tre professionisti in brevissimo tempo), 12 milioni di euro per il servizio di riscossione affidato all’esterno.
E ancora: la Serit avrebbe una scopertura con Monte dei Paschi per 160 milioni di euro sulla quale il tasso d’interesse è stato aumentato dal 3.5 per cento al 5 per cento. Ma Crocetta va più a fondo del rapporto fra Serit e la Monte Paschi. La banca è uscita dalla compagine sociale di Serit un anno fa con una valutazione, non certificata da valutatori esterni, della propria quota. Per liquidare la quota, pari a 360 milionidi euro, la Serit ha acceso un mutuo ventennale con la stessa banca.
Denunce che il governatore ha già trasmesso alla Procura della Corte dei Conti e alla Procura antimafia.
Passa poi al caso Trinacria Onlus e parla di un’allegoria tutta siciliana. Il Presidente cita la legge in base alla quale la Regione interviene per sostenere i soggetti svantaggiati. Il personale, assunto dalla Trinacria Onlus a tempo indeterminato, viene quindi pagato sotto forma di sussidio. “Questi lavoratori protestano ogni giorno – denuncia il governatore – perché vogliono essere assunti dalla Regione”. Ma il vero nodo, secondo Crocetta, è il rapporto fra la società e la Regione: “Non esiste una sola carta: né una gara d’appalto, né una convenzione, né un affidamento”, dice Crocetta parlando, ironicamente, di “miracolo”.
E anche in questo caso Crocetta annuncia che porterà la questione all’attenzione della magistratura.