ROMA, 5 APRILE 2013 – L’esordio è in pieno stile Grillo: se Pd e Pdl si accordano “la gente, che è stufa, prenderà i bastoni”. La riunione del Movimento 5 Stelle al ristorante “La Quiete”, in località Tragliata, frazione di Fiumicino, serve a Grillo a ricompattare i suoi ma anche a lanciare segnali agli avversari.
“Ho detto a Napolitano di darci l’incarico e poi faremo un nome”, dice il leader dei grillini che sui dissidenti sembra conciliante: “Normale che qualcuno la pensi in modo diverso, ma non siamo noi che ci stiamo dividendo, sono gli altri”.
Poi Grillo avrebbe consigliato ai parlamentari 5 Stelle di non fidarsi troppo del web, non parlare del loro privato ma limitarsi all’attività pubblica. Un secondo “tradimento” alla “rete” dopo l’assenza di diretta streaming della riunione.
Ma le divergenze non sembrano appianate. Molti gli assenti ad iniziare dal dissidente Tommaso Currò e dal senatore Vito Petrocelli. Uno dei grillini che ha votato Piero Grasso alla presidenza del senato.