BAGHERIA (PA), 5 APRILE 2013 – Novità nelle indagini sull’omicidio di Antonino Zito, il trentaduenne pregiudicato palermitano trovato semi-carbonizzato lo scorso 19 dicembre nella periferia di Bagheria, vicino Santa Flavia. I Carabinieri cercano legami con un altro omicidio, quello di Pietro Liga, avvenuto nel 2008 con le stesse modalità.
Antonio Zito sarebbe stato picchiato e poi colpito alla nuca con un colpo di pistola sparato da un’arma di piccolo calibro e successivamente carbonizzato. Il cadavere presentava una frattura del femore.
Sebbene i familiari non ne avessero denunciato la scomparsa, gli investigatori erano riusciti a risalire all’identità della vittima grazie ai tatuaggi sulla schiena.
L’attenzione degli investigatori si concentra sulle ultime ore della vittima. Zito è stato visto da alcuni testimoni vicino a una baracca abusiva adibita a rivendita di panelle e stigghiole
nel quartiere Bonagia di Palermo. Sembra che Zito non avesse legami o contrasti con personaggi legati a Cosa nostra ma nella sua fedina penale ci sono molti precedenti.
Le indagini hanno fatto emergere analogie tra l’omicidio Zito e un fatto di sangue accaduto nell’estate del 2008, sempre nei pressi della via del Bassotto, in prossimità del complesso di case popolari chiamato dagli abitanti del luogo “DALLAS“. Un altro giovane pregiudicato, Pietro Liga, venne ferito gravemente con tre colpi di arma da fuoco al torace. Liga morì pochi giorni dopo, all’ospedale Civico di Palermo, a seguito delle gravi lesioni riportate.
Liga aveva precedenti per un tentativo di rapina in un supermercato a Termini Imerese.
Gli investigatori non escludono che entrambi i delitti siano riconducibili a un “regolamento di conti” per il controllo del mercato della droga.