PALERMO, 4 APRILE 2013 – Saccheggiato il deposito comunale del Settore Verde ubicato alle “Case Rocca” in viale del Fante, presso il quale erano custoditi diversi attrezzi da lavoro usati dagli operai e dai giardinieri comunali.
Ad accorgersi del furto sono stati ieri gli stessi operai che hanno avvertito il Capo Area e l’Assessore, che hanno provveduto a sporgere denuncia alle autorità competenti. Il materiale rubato è fra quello utilizzato per la manutenzione e la pulizia del verde cittadino, in particolare del limitrofo giardino che si affaccia su viale del Fante. Quasi tutto il materiale rubato era stato acquistato da poche settimane, in particolare i decespugliatori e le falciatrici.
“Questo furto – sottolinea l’assessore Giuseppe Barbera – non impedirà di portare avanti il piano di interventi straordinari disposto nei giorni scorsi, anche se certamente arreca un danno grave all’operatività di questo settore dell’Amministrazione.”
Episodio inquietante anche all’Amat, dove è stata danneggiata l’auto di Salvatore Girgenti, rappresentante FitCisl nell’azienda di trasporto pubblico. “Si tratta di un atto grave che mira ad intimidire una delle organizzazioni sindacali che hanno appena sottoscritto un importante accordo con l’azienda sui turni in officina con il quale sono stati garantiti i 200 posti di lavoro del reparto e che prevede il ridimensionamento dei turni notturni con il rafforzamento di quelli diurni ai fini dell’aumento della produzione e di un risparmio economico”. Questo il commento del vicesindaco Cesare Lapiana.
L’accordo sottoscritto, oltre che dalla FitCisl, anche da Cgil, Uiltrasporti, Cisal, e Orsa prevede anche forme di incentivi di produzione legati alla effettiva presenza su strada dei mezzi rivolti al trasporto pubblico. Solo due sigle sindacali non hanno sottoscritto l’intesa.
“Nel confermare la nostra piena ed assoluta solidarietà al sindacalista oggetto di questo atto vile – afferma Lapiana – non possiamo che sottolineare come questo accordo miri a garantire ai cittadini maggiori servizi, aumentando il numero delle vetture impegnate in strada ed abbattendo contemporaneamente i costi di gestione del fondamentale servizio di officina.”
“Chiunque pensi di poter condizionare l’operato dell’azienda con atti violenti ed indegni – conclude Lapiana – non ha capito che tali atti servono solo a rafforzare la nostra convinzione sulla bontà delle scelte messe in campo.”