PALERMO, 3 APRILE 2013 – Il ddl sulla doppia preferenza di genere supera l’esame della Commissione Affari istituzionali e approda nel pomeriggio in aula.
In commissione oggi sono stati esaminati gli emendamenti al disegno, 42 in tutto, con l’obiettivo di arrivare ad un testo che non stravolga la legge elettorale ma si limiti a poche modifiche, oltre l’introduzione della preferenza di genere. Ritirate quindi le proposte che andavano oltre, anche se il clima non era dei più distesi. Il presidente Crocetta, presente in commissione, ha, in cambio, assicurato che al più presto sarà varato un nuovo testo unico per gli enti locali.
Via libera dunque alla doppia preferenza di genere, alla soglia di sbarramento al 4 per cento nei consigli comunali e alla doppia scheda per l’elezione di sindaci e consiglieri.
“La legge sulla doppia preferenza di genere – dice il presidente Crocetta – attiene più alla sfera dei diritti civili che alle riforme elettorali. Invece se diventa occasione per presentare centinaia di emendamenti che non c’entrano niente col tema del doppio voto di genere, si finirà per esitare in poche ore una riforma elettorale che non verrebbe un capolavoro”.
“Abbiamo fatto un ottimo lavoro, anche grazie al contributo del presidente della regione Rosario Crocetta”, ha detto il presidente della commissione, Marco Forzese.