PALERMO, 3 APRILE 2013 – Don Lino Di Dio, viceparroco della Chiesa del Carmine di Gela, non se lo sarebbe mai aspettato. Prima l’incontro casuale con Papa Francesco in piazza San Pietro all’indomani della sua elezione.
Poi la richiesta di un incontro insieme ai familiari e il numero di telefono lasciato alla segreteria papale. Nel giorno di pasquetta a Gela squilla il telefono del parroco trentenne e dall’altro capo del filo c’è il Vaticano. Non solo l’interlocutore invitava Don Lino ad un incontro con il Papa allargato ai familiari del viceparroco ma c’era una richiesta in più: concelebrare la messa del mattino del 2 aprile, giorno dell’anniversario della morte di Giovani Paolo II.
Lo stupore non ha fermato il giovane Don Lino Di Dio che, forse anche con l’aiuto dello Spirito Santo ha persino trovato i posti in aereo per raggiungere Roma. Lì la messa concelebrata con Papa Francesco, uno scambio di doni e una telefonata al Vescovo di Piazza Armerina, Michele Pennisi.
Un’esperienza unica per il parroco che ha portato a Gela un icona della Divina Misericordia benedetta dal Papa che sarà portata in giro per le diocesi siciliane.