PALERMO, 2 APRILE 2013 – I tifosi si sono rianimati, la squadra ritrova l’entusiasmo, il presidente Zamparini trova perfino la voglia di confessare l’errore di avere richiamato tardivamente il tecnico Sannino. E’ bastata una bella vittoria come quella di sabato con la Roma per cambiare atmosfera. Perfino il recupero tra Sampdoria e Inter di domani diventa argomento di discussione.
Nella testa dei tifosi – ma anche dei dirigenti – si fa breccia la speranza: una Sampdoria con un impegno infrasettimanale del genere può arrivare alla gara di domenica con il Palermo con poche energie. E se addirittura battesse l’Inter ci potrebbe arrivare con la pancia piena. Tutto fa brodo, quando c’è da alimentare una speranza che sembrava morta appena quattro giorni fa.
Non sono solo i tre punti a giustificare l’ottimismo, è il come questa vittoria è arrivata: con Miccoli e Ilicic in grande spolvero, con Donati di nuovo “regista”, con gli esterni che si propongono in avanti e con una condizione atletica che è sembarrata eccellente. Se tutto ciò non è frutto del caso (e lo sapremo dopo gli impegni con Sampdoria e Bologna) credere nella salvezza non è più esercizio di sola fede.
Il presidente Zamparini è tornato ad esternare: da un lato ha ammesso che se ha richiamato Sannino è perchè ha capito di avere sbagliato a mandarlo via (un po’di autocritica non guasta), dall’altro incita la squadra a puntare al bottino pieno nei prossimi due impegni. Del resto non è più il tempo di fare calcoli.
Oggi ha parlato il difensore Salvatore Aronica, anche lui moderatamente ottimista. “L’apporto di Sannino è stato determinante: ci ha fatto uscire gli attributi. Domenica non possiamo fallire. Sarà una partita dura perchè la Samp giocherà con la serenità di chi è già salvo ma la salvezza èancora alla nostra portata”.