PALERMO, 29 MARZO 2013 – Il vertice di maggioranza di qualche giorno fa potrebbe aver prodotto effetti che vanno oltre il doppio siluramento di Battiato e Zichichi. Crocetta avrebbe maturato l’idea di effettuare in un solo colpo quel rimpasto che renderebbe meno fragile sia l’azione del governo che il rapporto con i partiti che lo sostengono.
Già la riunione di Giunta di questa mattina potrebbe prendere in esame la nuova composizione dell’esecutivo, anche se da ambienti vicini al Governatore trapela che “nessun provvedimento sarà preso prima di Pasqua”. Oggi si reciterà solo il prologo, ma la decisione sarebbe già stata presa e portata all’esame dei partiti: fuori altri due assessori a favore di presenze di maggiore carattere politico.
La nuova composizione della Giunta indicherà in maniera inequivocabile la linea di tendenza del rapporto tra Crocetta e i suoi alleati: più tecnici nell’esecutivo significherà che ha vinto il Governatore, altrimenti vorrà dire che i partiti hanno avuto quel ruolo richiesto e mai sinora ottenuto.
Il primo passo è sistemare la questione relativa a Turismo e Beni Culturali. Antonio Presti, l’intellettuale creatore dei Fiumara D’Arte, sembra volersi tirare indietro nonostante la corte serrata di Crocetta e il presunto gradimento dei partiti; Mariarita Sgarlata, l’archeologa destinata a subentrare a Battiato, attende ancora l’ufficializzazione di un incarico che lascerebbe in mano al direttore Alessandro Rais (secondo i desideri di Crocetta) il peso della gestione di un assessorato strategico e di grande spesa.
Il dubbio che permane ancora oggi è relativo agli altri due assessori in bilico. L’Udc già da qualche tempo ha in programma un cambio in corsa, il Pd andrebbe a ruota, anche per garantire il necessario equilibrio alle diverse anime interne al partito.
Se reggerà questo ragionamento il gioco della sostituzione – al contrario di quanto accaduto con Battiato e Zichichi – non sarà determinato da demeriti e azioni mancate ma più semplicemente da questioni di opportunità. Utilizzare, cioè, al meglio le competenze di quegli assessori che potrebbero, anche fuori dalla Giunta, lavorare per il Governo con ruoli dirigenziali. La partita è aperta e a qualcuno la sorpresa di Pasqua sarà particolarmente sgradita.