PALERMO, 30 MARZO 2013 – Ancora una nuvolosità variabile, con temporanee schiarite che si alternano a deboli piogge, ci accompagneranno in questa vigilia della Pasqua.
Il 30 marzo del 1282 gli abitanti di Palermo si ribellarono ai francesi dando vita a quelli che presero il nome di Vespri siciliani. Si narra che tutto ebbe inizio mentre si era in attesa della funzione del Vespro nel Lunedì di Pasqua, sul sagrato della Chiesa del Spirito Santo, a Palermo. Un soldato dell’esercito francese, tale Drouet, si rivolse in maniera irriguardosa a una giovane nobildonna accompagnata dal marito, mettendole le mani addosso con il pretesto di doverla perquisire. A difesa di sua moglie, lo sposo riuscì a sottrarre la spada al soldato francese e a ucciderlo. Così ebbe inizio la rivolta. Nel corso della serata e della notte che ne seguì i palermitani – al grido di “Mora, mora!” – si abbandonarono ad una vera e propria “caccia ai francesi” che dilagò in breve tempo in tutta l’isola, trasformandosi in una carneficina.
Si racconta che i siciliani, per individuare i francesi che si camuffavano fra i popolani, mostrando loro dei ceci e chiedendo di pronunziarne il nome; quelli che venivano traditi dalla loro pronuncia, venivano immediatamente uccisi.
Sono nati il 30 marzo i pittori Francisco Goya e Vincent Van Gogh e i cantanti Eric Clapton, Norah Jones, Tracy Chapman e Celine Dion.
Il proverbio del giorno è: “Chi vuole vada e chi non vuole mandi”.