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Termini Imerese, rubano climatizzatori e ferro dalla stazione: tre arrestati dai Carabinieri

TERMINI IMERESE, 28 MARZO 2013 – Stavano rubando climatizzatori e materiale ferroso dalla stazione ferroviaria di Termini Imerese, in provincia di Palermo. Tre pregiudicati termitani, Carmelo Cirino, 41 anni, Daniele Cirino, 24 anni, e Stefano Fricano, 36 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri per il reato di furto aggravato.

 

I militari, durante il servizio di pattuglia, hanno notato in Piazza Europa, vicino alla stazione ferroviaria, una vettura con il portabagagli aperto e tre persone intente a caricare al suo interno materiale. I carabinieri si sono avvicinati per controllare, trovando all’interno del portabagagli dell’auto alcuni strumenti utili per l’effrazione e lo scasso, oltre che un climatizzatore da parete, due motori esterni per climatizzatori e 200 chili di materiale ferroso, utilizzato dalla Rete Ferroviaria Italiana per i tralicci della rete elettrica ad alta tensione.

 

I militari hanno quindi effettuato un sopralluogo all’interno della stazione ed hanno potuto notare che una delle porte d’accesso agli uffici era stata forzata e che in uno dei locali interni mancava il climatizzatore da parete e, all’esterno, il rispettivo motore. Forzato anche il cancello d’ingresso del cantiere, all’interno del quale i tre avevano rubato il materiale ferroso custodito all’interno di un contenitore di grosse dimensioni.

 

Per i tre uomini, già gravati da precedenti penali per reati contro il patrimonio, sono scattate le manette. Daniele Cirino e Stefano Fricano sono stati condannati a nove mesi di reclusione e 400 euro di multa ciascuno, mentre per Carmelo Cirino la pena è di 8 mesi di reclusione e 300 euro di multa, oltre che ad una pena accessoria che consiste nello svolgimento di un’attività lavorativa per il Comune di Termini per una durata di 30 giorni.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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