PALERMO, 28 MARZO 2013 – Italia dei Valori, il movimento politico fondato da Antonio Di Pietro nel 1998, si scioglie. E ha inizio, dunque, una nuova fase che dovrebbe portare, già dopo Pasqua, alla nascita di un soggetto politico ispirato all’alleanza liberaldemocratica europea. Ma a Palermo c’è qualcuno che dovrà decidere che strada seguire: è il sindaco Leoluca Orlando, principale alleato dell’ex magistrato.
Per il primo cittadino sarà un momento di profonda riflessione. Non è scontato infatti che Orlando segua l’ex magistrato Di Pietro nei suoi progetti futuri e potrebbe, invece, decidere di dar vita a un nuovo soggetto politico. I due leader di Idv dovrebbero incontrarsi a Palermo il 5 aprile. E sono 30 i consiglieri comunali di Palermo che resteranno in attesa di trovare una nuova collocazione ideologica.
“È necessario, e deve anche essere possibile – ha scritto il sindaco Leoluca Orlando in un post su Facebook – con una grande partecipazione e senza recinti autoreferenziali, rilanciare e far proseguire quelle battaglie che, da sempre, sono nel Dna dell’Italia dei Valori. Per farlo, serve l’impegno di quanti hanno creduto nel nostro partito ma questo impegno non può trasformarsi in un ennesimo steccato con la celebrazione di un Congresso che finirebbe con il riprodurre criticità e difetti che hanno segnato negativamente l’esperienza dell’Idv”.
Intanto, sul sito di Italia dei Valori, un comunicato spiega che il partito “non chiude e non si scioglie. La proposta che l’Ufficio di presidenza presenterà all’Esecutivo nazionale del 6 aprile va, invece, nel senso di una continuazione su basi completamente nuove per dar vita ad una Nuova Proposta Politica che deve avere la capacità di andare oltre l’attuale Italia dei Valori” (leggi il comunicato completo).
“L’ufficio di presidenza del partito – scrive Silvana Mura, responsabile legale del partito – considera conclusa l’esperienza politica dell’attuale soggetto politico-giuridico Idv e ritiene superato anche il metodo tradizionale proposto dall’ultimo esecutivo nazionale e adottato da questo ufficio di presidenza di prevedere una nuova fase congressuale straordinaria dell’attuale soggetto. Ciò premesso, dispone la convocazione per il 6 aprile dell’esecutivo nazionale dell’attuale Idv (aperto e allargato agli ex parlamentari al momento dello scioglimento delle Camere e a un’adeguata rappresentanza delle strutture territoriali) al fine di acquisire il loro parere in ordine all’opportunità di sostituire la fase congressuale avviata”.
L’ex partito di Di Pietro intende quindi lanciare la “Costituente di una nuova proposta politica” che si realizzerà attraverso l’effettuazione di primarie aperte da tenersi entro il 12 maggio.
Nel dibattito interno al partito si inserisce l’ex deputato di Idv, Ignazio Messina, responsabile enti locali del partito e componente dell’ufficio di presidenza. “Italia dei Valori non si può sciogliere – dice – visto che, sia in Friuli Venezia Giulia che a Roma, ci presentiamo alle elezioni con il nostro simbolo in coalizione con il centrosinistra”. Secondo Messina, nel corso dell’ufficio di presidenza di martedì 26 marzo “sono state avanzate due tesi tra loro contrapposte: la prima che è stata quella di considerare finita l’esperienza del nostro Partito, la seconda posizione è quella di rigenerare Italia Dei Valori attraverso la celebrazione di un congresso straordinario dove eleggere la nuova dirigenza e lavorare con chiarezza al fine di riaprire il dialogo col centro sinistra. Ha prevalso quest’ultima, a maggioranza dei componenti con l’astensione del presidente e fondatore Antonio Di Pietro, quindi è da qui che dobbiamo ripartire. Lo dobbiamo ai 1.500 amministratori che nelle istituzioni ci rappresentano”.