PALERMO, 27 MARZO 2013 – “Matteo Renzi non entrerà a Palazzo Chigi dalla finestra”. È una questione di principio: se il Partito democratico vuole che il sindaco di Firenze “tiri tutti fuori dai guai”, bisognerà tornare alle urne. Cominciando da quelle delle piazze italiane per le primarie. Parole del renziano di ferro Davide Faraone (foto Flickr).
“Renzi – dice il deputato palermitano del Pd – non accetterà mai alcun incarico senza la necessaria legittimazione dei cittadini. A Palazzo Chigi si entra soltanto dal portone principale”.
Quando mancano poche ore ormai alla chiusura delle consultazioni con i partiti dell’incaricato per la formazione del Governo, Pierluigi Bersani – per tastare il polso al Parlamento sulla possibilità di incassare la fiducia – Davide Faraone, rappresentante della “corrente” di Matteo Renzi, indica una soluzione al leader del Partito democratico per uscire dall’impasse: “Bisogna volare alto, come si è scelto di fare con i nomi di Laura Boldrini e Piero Grasso. Se vogliamo tenere in piedi questa legislatura, bisogna proporre qualità”.
Un’affermazione che sembra suggerire anche la possibilità di cedere il ruolo di premier. “Se dovesse essere necessario, perché no?“, dice Faraone.
Non ci sono altre soluzioni da proporre. Almeno non fino a questa sera, quando le consultazioni saranno chiuse. “Aspettiamo le decisioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – conclude Faraone – e soltanto se deciderà di ritirare l’incarico a Bersani chiederemo di tornare a votare. Ripartendo dalle primarie. Ma prima di allora – ammonisce Faraone – nessuno ci accusi di slealtà o di inganni sottobanco perché è dal giorno in cui Pierluigi Bersani ha vinto le primarie che lo sosteniamo, e lo abbiamo fatto anche quando non eravamo pienamente convinti delle sue scelte. Quindi che nessuno accusi i renziani. Noi stiamo solo aspettando“.