L’indignazione di Piero Grasso: “Esprimerò a Crocetta tutto il nostro disagio”. Laura Boldrini: “Non si permetta, la critica non può diventare oltraggio”

di Redazione

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L’indignazione di Piero Grasso: “Esprimerò a Crocetta tutto il nostro disagio”. Laura Boldrini: “Non si permetta, la critica non può diventare oltraggio”

| martedì 26 Marzo 2013 - 14:27

boldrini grasso

PALERMO, 26 MARZO 2013 -Le dichiazioni di Franco Battiato che aveva parlato di “troie in Parlamento” hanno scatenato la reazione dei presidenti delle Camere. Piero Grasso, presidente del Senato ha annunciato che si rivolgerà al governatore Crocetta per “esprimere il nostro disagio per le frasi dell’assessore”. “Neanche il suo prestigio – ha detto Laura Boldrini, presidente della Camera – lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive”.

Grasso ha risposto al senatore Alessandra Mussolini che chiedeva di intervenire per sollecitare le dimissioni di Battiato.

 

“Stento a credere – continua Laura Boldrini – che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un’esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari. Da presidente della Camera dei deputati e da donna respingo nel modo più fermo l’insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall’oltraggio”.

 

Protesta anche il deputato nazionale di Scelta Civica, Gea Schirò Planeta. “Caro Presidente, la prego di diffidare pubblicamente e soddisfacentemente per me e tutte le donne che siedono in Parlamento Franco Battiato. Qualora non dovessi ritenermi soddisfatta della tempestività e ampiezza della sua azione di garanzia mi riservo di adire a vie legali contro la sua giunta in sede nazionale ed europea. Cordiali saluti, Gea Schirò Planeta”, è il testo del telegramma che Gea Schirò Planeta, ha inviato al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta.

 

Le repliche fioccano, da uomini e donne e assolutamente bipartisan. “Battiato si deve dimettere – dice il senatore Simona Vicari, commissario provinciale del Pdl – . Le sue parole verso le donne sono inqualificabili oltre che offensive, e rispetto alle quali non bastano correzioni o tardive scuse. È inaccettabile che un assessore di una regione tanto importante quanto la Sicilia si lasci andare ad affermazioni degne della peggiore osteria. E spiace dover constatare il silenzio del presidente Crocetta, sempre loquace su ogni tema ed ora stranamente silente. È comprensibile il suo imbarazzo verso questa grave caduta di stile di Battiato, ma siccome lui stesso aveva fortemente voluto il cantautore come assessore, simbolo della sua rivoluzione, ci saremmo aspettati una presa di distanza forte e decisa”. 

 

“Considero le parole dell’assessore siciliano molto gravi per le donne – afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda – e le considero gravi anche come uomo. Sono frasi inaccettabili per la volgarità dell’espressione che è stata usata e inaccettabili anche da un punto di vista istituzionale perchè il Parlamento è sempre stato il cuore della nostra democrazia e non possiamo permettere che venga trattato in questo modo”. 

 

“Le oltraggiose e indegne parole rivolte dal neo assessore Battiato alle parlamentari italiane – dice la parlamentare del Pdl Daniela Santanchè – nulla hanno a che fare con la cultura ma sono figlie solo di un’ignoranza becera senza confini. Torni a fare il cantautore Battiato che gli riesce meglio essendosi dimostrato, senza appello, assolutamente inadeguato alla carica istituzionale che gli è stata affidata”. 

 

 

 

 

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