PALERMO, 26 MARZO 2013 – Il Commissario dello Stato ha detto sì all’abolizione delle Province. L’indiscrezione filtra dallo stesso ufficio del Prefetto Carmelo Aronica. A quanto pare non è stato riscontrato nessun elemento di incostituzionalità.
Sul provvedimento il Commissario dello Stato e il presidente della Regione avevano avuto un confronto molto lungo e con una serie di incontri di mediazione per evitare il rischio di impugnazione. Al contrario l’intera opposizione puntava proprio sull’intervento di Aronica per uno stop alla “rivoluzione” degli Enti intermedi. Tanto che sabato mattina avevano avuto un lungo colloquio con il Commissario.
Anche l’Unione Regionale Province Siciliane, guidata da Giovanni Avanti, aveva sollevato dubbi di incostituzionalità sul provvedimento. Ma il Commissario dello Stato, alla fine, dà il via libera. Entro il 31 dicembre l’Assemblea Regionale Siciliana dovrà varare una riforma organica per delineare nel dettaglio scopi, funzioni e regolamentazione dei liberi Consorzi di Comuni che prenderanno il posto delle Province.
Ieri sera, ospite della trasmissione di RaiTre “Che tempo che fa”, intervistato da Fabio Fazio e Massimo Gramellini, il governatore Crocetta aveva tranquillizzato i dipendenti degli Enti: “Questa è una riforma che serve a risparmiare denaro pubblico ma non sarà realizzata attraverso la macelleria sociale. I dipendenti saranno impiegati negli Enti Locali che non possono assumere a causa del patto di stabilità e poi pian piano con i pensionamenti si risolverà il problema. Ma nessuno perderà il posto”.