PALERMO, 25 MARZO 2013 – Proseguono le ricerche dei due pescatori dilettanti, Massimiliano Perricone e Salvatore Zarcone, dispersi nel Golfo di Palermo. Ieri pomeriggio è stato recuperato il corpo del loro compagno Davide Arena, 30 anni, che galleggiava dentro a un salvagente a circa 5 miglia dalla costa di Capo Gallo. Oggi, al largo di Capo Mongerbino, i soccorritori hanno ritrovato un altro salvagente appartenente all’imbarcazione.
Le ricerche, per via del mutamento delle condizioni meteorologiche, si estendono adesso dalla punta di Capo Gallo a Termini Imerese, fino a 10 miglia di distanza dalla costa. Il vento, infatti, è cambiato nelle ultime ore e soffiando da Ovest potrebbe portare verso il litorale orientale della Provincia di Palermo. Il ritrovamento del salvagente a Capo Mongerbino confermerebbe, infatti, le ipotesi della Capitaneria di Porto.
Controlli sono in corso anche sulla terraferma e nei fondali: due le squadre di sommozzatori in azione nella zona dell’Acqua dei Corsari, una della Capitaneria di porto di Messina e una della Polizia di Stato, ma attualmente con esito negativo.
I tre amici, che lavoravano per il Centro revisioni Zarcone nel quartiere Brancaccio (non lontano dal centro commerciale “Forum”), erano salpati dal porticciolo della Bandita con una barca di tre metri e mezzo per una battuta di pesca. Ma quando a pranzo i tre giovani non sono rientrati, il padre di uno di loro ha allertato la Capitaneria di Porto chiamando il numero blu 1530. Lo stesso padre che da due giorni ormai passeggia avanti e indietro sulla banchina, aspettando che dal mare torni suo figlio.
Questa mattina, un salvagente arancione che dovrebbe appartenere alla piccola imbarcazione naufragata ieri nel golfo di Palermo è stato recuperato da una delle motovedette impegnate nelle ricerche dei due diportisti che risultano ancora dispersi. Il ritrovamento è avvenuto a circa quattro miglia al largo di Capo Mongerbino. Nessuna traccia, invece, di Salvatore Zarcone e Massimo Perricone.
Intanto, continuano le operazioni di ricerca, coordinate dalla Capitaneria di Porto di Palermo, per individuare i due naufraghi. Impegnate cinque motovedette della Guardia costiera, una dei Carabinieri, una della Guardia di finanza e una della Polizia di Stato, oltre a un elicottero della Guardia Costiera dotato di sistema di rilevamento ad infrarossi. Stamattina sono entrati in azione un altro velivolo della Guardia Costiera e i sommozzatori Guardia Costiera, giunti da Messina, e della Polizia di Stato.