PERUGIA, 26 MARZO 2013 – Nuovo colpo di scena nel processo per il delitto Meredith Kercher. La Corte d’Appello ha accolto il ricorso dei familiari della ragazza inglese uccisa la notte tra il primo e il due novembre del 2007, annullando l’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox.

I due imputati adesso dovranno presentarsi davanti alla Corte d’assise di Firenze. Ribaltata la sentenza di secondo grado, che aveva assolto Solletico e Knox grazie ad un’articolata perizia tecnica, lasciando in carcere solo l’ivoriano Rudy Guede.

Il procuratore generale della Cassazione, Luigi Riello, nella sua requisitoria aveva criticato i giudici d’appello: “In questo processo il giudice ha smarrito la bussola”, aveva detto Riello.

La Cassazione ha anche confermato la condanna a tre anni (pena già scontata) per Amanda Knox per calunnia ai danni di Patrick Lumumba, indicato dalla Knox come l’assassino di Meredith durante la prima fase dell’indagine. Gli avvocati difensori di Amanda Knox avevano fatto ricorso contro la condanna ma la Suprema Corte lo ha rigettato.