CALTANISSETTA, 22 MARZO 2013 – Al nuovo processo per la strage di via D’Amelio sarà ascoltato come testimone anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
I giudici della Corte d’Assise hanno accolto la richiesta del legale di Salvatore Borsellino, Fabio Repici.
Nella strage del 19 luglio 1992 furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Nel processo che si è aperto oggi a Caltanissetta, scaturito dalla revisione dei precedenti processi, sono imputati i capimafia Salvatore Madonia e Vittorio Tutino, i due falsi pentiti Vincenzo Scarantino e Francesco Andriotta, e l’ex collaboratore di giustizia Calogero Pulci.
Lungo l’elenco di politici, magistrati, esponenti delle forze dell’ordine e pentiti chiamati a testimoniare: oltre a Napolitano (all’epoca dei fatti Presidente della Camera) saliranno sul banco dei testimoni l’ex capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, l’ex presidente della Camera, Luciano Violante, gli ex ministri dell’Interno e della Giustizia, Nicola Mancino e Giovanni Conso, l’ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato, l’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, magistrati come Ilda Boccassini e Annamaria Palma, in servizio a Caltanissetta all’epoca della strage.
Come testimoni saranno ascoltati anche i pentiti Giovanni Brusca e Gaspare Spatuzza.
L’accusa è rappresentata dal procuratore capo Sergio Lari, dall’aggiunto Domenico Gozo e dai pm Gabriele Paci e Stefano Luciani.