PALERMO, 22 MARZO 2013 – Il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, manda messaggi chiari al Governo Crocetta, parlando di disperazione sociale e invitando l’esecutivo a trovare un accordo sulle emergenze da affrontare.
Al congresso della Filca Cisl Sicilia in corso a Palermo Bernava si è chiesto retoricamente. “Che aspetta la Regione ad aprire il confronto con le parti sociali su crisi, lavoro, sviluppo ed emergenza sociale? Sono queste le priorità, alla Sicilia serve un accordo. La classe politica e di governo regionale continua a non dare risposte concrete allo stato di emergenza del lavoro e dello sviluppo, che sta sfociando ormai nella disperazione sociale. Non possiamo aspettare ancora che si decidano ad agire piuttosto che a parlare. Dobbiamo mobilitarci e rimettere in campo l’alleanza sociale del 1 marzo 2012 fra associazioni delle imprese e associazioni dei lavoratori. Alla Sicilia serve subito un accordo sociale per orientare il governo sulle vere priorità. Serve una strategia per innescare sviluppo senza proclami fini a se stessi”.
“La crisi travolge il mondo delle imprese e quello dei lavoratori – ha proseguito Bernava – e per la Cisl è ancora fondamentale fare sistema insieme, associazioni datoriali e sindacato dei lavoratori. Proponiamo, partendo dall’edilizia, settore flagellato dal drammatico momento economico, di creare un movimento comune di mobilitazione e di proposta, che, provincia per provincia, si faccia portavoce delle istanze, delle proposte e delle
prospettive”.
“Dobbiamo presentare al governo Crocetta – ha aggiunto Bernava – un pacchetto semplice e chiaro di provvedimenti che parta da un presupposto essenziale: la Sicilia risale la china solo se si mettono in moto risorse e occasioni di sviluppo incentrate sulla capacita’ di fare impresa”.
“Il primo punto di questo pacchetto – ha detto Bernava – è certamente quello di attrarre investimenti italiani ed esteri nella nostra regione. Nelle aree industriali e artigianali siciliane ci sono molti siti inutilizzati. Offriamoli agli investitori come operazione di marketing, utilizzando parte dei fondi europei per dotarli di infrastrutture tecnologiche, materiali e di sicurezza e di incentivi fiscali”.
“Non possiamo permetterci – ha proseguito Bernava – altre brutte figure come quella del rigassificatore di Priolo, che indurrebbe un potenziale investitore a scappare via. Dobbiamo pretendere, per tamponare la crisi, lo sblocco delle opere, piccole, medie e grandi, perchè aprire cantieri significa creare nell’immediato lavoro, mettere in
moto il circuito dell’indotto e attivare in circolo virtuoso di economia su larga scala”.
Secondo il segretario generale della Cisl Sicilia, serve inoltre un cambiamento culturale di sostanza e non di facciata.
“I protocolli di legalità – ha continuato – che sono indispensabili per la realizzazione delle opere non bastano più. Lo dimostrano i problemi emersi nella realizzazione della strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento. E’ necessario che si vada più a fondo, con protocolli di qualità per accertare e selezionare le strutture delle società aggiudicatarie degli appalti, per monitorare costantemente il corretto impiego delle maestranze per esempio”.
“La Cisl proporrà alla Giunta regionale di stipulare una convenzione fra la Dia e la Regione Siciliana per garantire trasparenza, legalità e qualità d’impresa per la realizzazione delle opere con importo oltre soglia”.
“Crocetta comprenda – ha ribadito Bernava – che la Cisl è da sempre disponibile a contribuire per realizzare strategie anticrisi e per questo serve che il Governo apra il confronto in un’ottica di collaborazione proficua e di reciprocità”.