PALERMO, 21 MARZO 2013 – Una data impossibile da scordare quella di domani per il tenore Fabrizio Corona. Non solo perché è il suo compleanno ma perché debutta sotto la direzione del maestro Nicola Piovani al Teatro Politeama. “Mi farò un regalo”, ha commentato emozionato.
Fabrizio è un palermitano che ha scoperto la musica durante il servizio militare. “Alla radio c’era Andrea Bocelli con la canzone “Con te partirò” e io ho iniziato a cantare. I miei commilitoni sono entrati nella stanza e mi hanno chiesto “ma sei tu o la radio?”. Così ho iniziato e non ho più smesso”.
Un percorso pieno di successi, di incontri e di Sicilia. Si perché anche se Fabrizio grazie alla sua voce ha viaggiato in giro per il mondo, andando anche oltre oceano come rappresentante del nostro Paese, la sua passione e il suo attaccamento restano immutati, anzi, sempre più forti. “Amo la Sicilia e sono tra quelli che lavorano ogni giorno per valorizzarla e per esaltare le sue bellezze e i suoi artisti”.
Un impegno interrotto solo dallo studio, una parte fondamentale del suo percorso artistico. Fabrizio infatti si è laureato nel 2005 in Canto Lirico presso l’Istituto Superiore di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo, prendendo anche un attestato in “Musica antica”. Ancora oggi continua a seguire Master e Corsi di perfezionamento.
“In Sicilia l’insegnamento ha livelli eccellenti”. Ai ragazzi che sognano una carriera come la sua consiglia “di studiare per crearsi forti basi rimanendo in Sicilia e di fare un po’ di gavetta all’estero”.
Dopo aver cantato due anni fa sotto la direzione del premio Oscar Ennio Morricone, quattro giorni fa ha ricevuto una telefonata da Roma per un’audizione con un altro mito della musica, anche lui premiato con la statuetta più ambita. Si tratta di Nicola Piovani, autore di alcune tra le più belle ed emozionanti colonne sonore per il cinema.
“Ho fatto solo ieri l’audizione con il maestro. Lui mi ha subito messo a mio agio – racconta Fabrizio – e mi ha accompagnato al piano. Mi ha fatto i complimenti e ci siamo messi subito a fare le prove. Mi aveva subito scelto per lo spettacolo”.
Sul palco del Politeama Fabrizio canterà “Mal di luna” del film Kaos dei fratelli Taviani, insieme all’Orchestra Sinfonica Siciliana, “una delle migliori orchestre italiane”.
La voce di Fabrizio gli ha sempre consentito di essere versatile e di spaziare dalla musica sacra a quella leggera. Confessa di amare la musica italiana leggera degli anni ’30, il periodo “del Trio Lescano e del Quartetto Cetra” e lo swing di Natalino Otto. Sotto la doccia canticchia il brano che dovrà interpretare nel prossimo spettacolo, niente distrazioni.
Oltre a salire sul palco, Fabrizio lavora anche molto dietro le quinte, come direttore artistico di rassegne e festival. Prossimi progetti? “Sto curando una rassegna di musica sacra, lirica e da camera che si chiama “Fatti un nemico. Portalo ai concerti”. Saranno coinvolte Palermo e Monreale e alcuni luoghi meravigliosi come la Cattedrale, il Duomo, Palazzo Asmundo e Palazzo Branciforte”.
L’unico problema che ha avuto sul lavoro è la sua omonimia. “Purtroppo non mi è capitato un eroe. Devo dire la verità all’inizio si formano sempre degli attriti. Ma per fortuna tutto finisce in una risata”.
