PALERMO, 20 MARZO 2013 – “I forestali? Quest’anno dovranno guadagnarsi lo stipendio”. Il monito lo lancia il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che lascia intravedere la possibilità di rotazioni anche per questi impiegati regionali. Sanità e Bilancio, gli altri due temi all’ordine del giorno.
“I forestali – ha spiegato l’assessore per le Risorse agricole, Dario Cartabellotta – saranno utilizzati per la manutenzione del territorio. Usciranno dal demanio forestale. Il riordino lo faremo così, sfruttando la possibilità di impiegarli per altre mansioni”.
Sulla Sanità, il governatore Crocetta torna a insistere sugli aumenti del ticket sanitario e, come un esperto di marketing, cambia l’etichetta per rendere più gradito il “prodotto”: “Cominciamo a chiamarlo ticket di solidarietà e di equità“, dice.
“Abbiamo proposto aumenti – spiega il presidente della Regione – che dovrebbero essere pagati dalle classi più abbienti in favore delle famiglie meno agiate. Chi si oppone fa solo demagogia. La nostra proposta è questa. Commissione o no (la Commissione Sanità all’Ars aveva bocciato all’unanimità il provvedimento, n.d.r), lo spiegheremo bene. Chiediamo un senso di responsabilità collettiva nuovo, un piccolo sforzo a chi può farlo”. E attacca anche le aziende sanitarie provinciali, il governatore Crocetta, definendole “praterie che nessuno controlla, dove tutto può avvenire, dove le gare sono fatte in un certo modo…”.
E sul Bilancio regionale, il presidente della Regione Crocetta dice che non è il caso di lanciare allarmi, “che, tra l’altro avrebbero effetti sul nostro rating, ma abbiamo segnalato una serie di problematiche per dire che è inutile che qualcuno pensi che faremo una Tabella H per distribuire denaro e contributi a pioggia. Non possiamo togliere soldi alla povera gente o contribuire al dissesto della Regione. Non ci sono le condizioni”.
“Elimineremo tutte le voci di spesa non indispensabili. Il problema è avere un progetto di bilancio credibile e chiaro”, ha aggiunto l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, secondo cui “sarà applicato anche il principio di equivalenza dei costi degli assessorati“.