PALERMO, 20 MARZO 2013 – Anche i “grillini”, nonostante le parole del presidente della Regione Crocetta, considerano la prossima vittoria per l’abolizione delle Province, oggi al voto finale in Ars, come un risultato raggiunto grazie al loro lavoro al Parlamento regionale.
Il primo a intestarsi la vittoria è il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, che su Facebook scrive: “Ma questa è protesta, proposta o più concretamente un risultato ottenuto dal M5S. Manca la formalità del voto finale, ma i deputati del Movimento 5 Stelle – conclude l’ex comico genovese – ottengono un altro grande successo, dopo lo stop al MUOS: le Province appartengono già al passato”.
E già ieri sera, dopo la lunga e accesa discussione del disegno dilegge per l’abolizione delle Province, il capogruppo all’Ars dei “grillini”, Giancarlo Cancelleri, aveva scritto che quanto accaduto in Sala d’Ercole è “un grande successo, che pone la Sicilia all’avanguardia nella legislazione nazionale in tema di risparmi sui costi della politica. L’abolizione delle Province è una nostra battaglia e stiamo lavorando affinché questo processo si possa completare. Deve essere altresì chiaro – aggiunge in conclusione Cancelleri – che intendiamo dedicare particolare attenzione all’occupazione, e che ogni nostro provvedimento volto all’eliminazione delle Province non deve essere inteso come teso ad intaccare il livello occupazionale”.
E proprio sull’occupazione dei precari negli enti locali sta lavorando il vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, Antonio Venturino, che questa mattina ha annunciato un censimento per conoscere il numero dei precari in servizio, la loro tipologia legislativa ed il finanziamento destinato a tale copertura. “Stiamo lavorando – ha detto Venturino – a un testo organico contro il precariato, una legge che ponga fine al sistema di proroghe che da un lato non fa dormire sonni tranquilli ai lavoratori, dall’altro costringe gli enti a lavorare in emergenza, con aggravio di costi per i cittadini. I lavoratori Asu, sono nella maggioranza dei casi – continua Venturino – indispensabili agli uffici degli enti siciliani”.